La mutazione dell’operatore Tim

Il biglietto da visita di un gestore telefonico è l’interfaccia con il cliente, quanto questa è più competente e professionale tanto più si fidelizzano i clienti e questi … contribuiscono a veicolare pubblicità gratuita.
La professionalità dei nostri operatori interni è da sempre nota a tutti gli altri gestori e tanti di loro non potendola avere, perché “questa” ha un costo notevole anche solo per la formazione, ricorrono all’assistenza esterna di altre società a volte anche improvvisate che, non sempre sono efficaci su attività di accoglienza, assurance e delivery.
Solo i gestori più seri hanno call center propri e su questi puntano ed investono anche in formazione, per raggiungere obiettivi ambiziosi in termini di qualità di utenza e numeri.
La TIM da sempre è in controtendenza con quanto anticipato in questo comunicato, in quanto non solo non punta sui propri operatori con esperienza trentennale ma ad ogni occasione minaccia e cerca di far uscire questi servizi dal proprio perimento aziendale poiché, quando parla di esuberi nei conteggi delle risorse calcola sempre costoro.
Quanto sopra perché TELECOM, valuta il solo il costo del servizio confrontandolo con quello dei appalti e di sub appalti di società con personale prettamente part‐time a poche ore che arrotonda quotidianamente il proprio stipendio con il lavoro straordinario, concesso in cambio di prestazioni oltre il limite della produttività personale e con conseguenti risvolti in termini di stress e sicurezza.
Praticamente possiamo definirli ‘’possibili…LAGHER ‘’ ai quali nessuno dovrebbe convergere come modello ma che vengono importati nei perimetri aziendali costruendo società ad hoc che, nel tempo, diventano confronti difficili da sostenere creando quello che sta avvenendo in tutti i gestori con conseguenti problemi anche di carattere sociale.
Tempo fa TELECOM voleva mettere in atto la socetarizzazione del Caring mentre oggi vuole mettere fuori dall’azienda la Rete lasciando solo il Caring. Praticamente il prodotto non cambia, sia in una che nell’altra ipotesi, l’azienda probabilmente vuole esternalizzare queste risorse pregiate.
Ma cerchiamo di comprendere la mutazione di questi operatori altamente professionali ed impegnati in ambito commerciale, amministrativo, tecnico e di Control Room quale mutazione hanno subito nel tempo per arrivare nel tempo ad essere ‘’TOL SLAVE’’.

Tutti sanno che i nostri operatori sono stati gravati come tanti altri colleghi dalla solidarietà per un periodo lunghissimo ma, non tutti sanno o fanno finta di non vedere come tanti rappresentanti sindacali che fanno parte di quelle OO.SS. che hanno firmato gli accordi di marzo 2013, ( e di quelle che ancora oggi , vedi la nostra , continuano
a proclamare denunce e scioperi ), che la timbratura in postazione rende il lavoratore schiavo della stessa.

Praticamente i TOL devono:
– correre la mattina per arrivare in tempo a timbrare in postazione
– all’ora di pranzo devono correre partendo dalla propria postazione per raggiungere la mensa e viceversa
– devono chiedere agli altri colleghi se in mensa trovano coda di passare avanti per restare nei tempi.
– in taluni casi per evitare fenomeni ansiosi rinunciano alla pausa pranzo con evidenti problemi di sicurezza
Inoltre da sempre:
– non hanno un’indennità di cuffia
– subiscono pressioni considerevoli per obiettivi di produttività
– sono controllati a vista
– sono controllati anche quando si allontanano per andare in bagno
– vivono un incubo quando richiedono permessi, cambi turni e ferie
A tutto questo dobbiamo aggiungere innumerevoli turni nell’arco delle 24 ore che comprendono anche sabato, domenica e festivi che contribuiscono a tenere lontani i lavoratori dalle proprie famiglie ed in particolar modo dai figli, nei giorni di festa.

CISAL COMUNICAZIONE osserva che, l’attuale situazione è causa anche di scelte poco oculate della propria rappresentanza sindacale frutto di speranze e probabili favori per i quali è presentato periodicamente un conto da onorare sempre più salato che a breve non sarà più sostenibile.
CISAL COMUNICAZIONE ritiene che la situazione non è più sostenibile e pertanto continuera’, COME SEMPRE, con fatti concreti a mettere in campo qualsiasi azione a tutela dei TOL.

Noi siamo una Organizzazione Autonoma,
non tentiamo di esserlo!!
NOI SIAMO CISAL COMUNICAZIONE.

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Roma, Febbraio 2018

Segreteria Nazionale TIM