Il mito del tecnico unico..
La figura “unica” del tecnico è un modello ideale a cui da sempre l’azienda si è ispirata e che purtroppo non ha mai potuto realizzare per le differenti professionalità e conoscenze, tra i diversi gruppi di lavoro.
La conferma di ciò è che esistono ancor oggi, nel mondo dei tecnici, tante ruote di turnazione differenti, per i vari gruppi e tante ruote differenti per la reperibilità.
Entrando nello specifico, gli utenti, gli apparati, le tecnologie, la logistica e le reti hanno bisogno di essere conosciute bene per “metterci le mani”, per cui, l’unica cosa che fino ad oggi è comune fra i tecnici è il nome “TOF” a cui va aggiunto il termine “LOW COST” per il taglio alla retribuzione causata dal piano incentivante, dal taglio della reperibilità, dal taglio dello straordinario e chissà in futuro con la Cassa Integrazione.
Un’involuzione retributiva che nel tempo ha raggiunto il 30% delle entrate a cui si devono aggiungere la base comune dei tagli alla popolazione Telecom come il ½ PDR e la 14esima.
Purtroppo dobbiamo constatare che, la figura unica è solo uno stratagemma per forzare alcuni tipi di tecnici (NOF, TX o PS) a dare supporto per altre attività, necessarie al raggiungimento degli “obiettivi di qualche capetto o capone di turno”.
Così come in un gioco di prestigio del MAGO SILVAN, le attività o meglio le WR spariscono dalle liste del NWFM anche per settimane ed appaiono o meglio vengono sostituite con le WR delle permute al KK, in armadio o verso impianti fibra.
Questa strategia ha visione limitata del contesto lavorativo e la possiamo definire “tappa obiettivo”, poiché espone intere reti a potenziali disastri.
Noi di CISAL COMUNICAZIONE riteniamo importante la preservazione delle professionalità e non accettiamo che queste vengano pregiudicate dai soliti obiettivi del ‘’capo di turno’’.
Noi siamo una Organizzazione Autonoma,
non tentiamo di esserlo!!
NOI SIAMO CISAL COMUNICAZIONE.
Roma, Marzo 2018
Segreteria Nazionale Tim