TIM – Nessuna traccia della geolocalizzazione…

Carissimi iscritti e simpatizzanti,
CISAL Comunicazione informa tutti i lavoratori che a seguito del provvedimento n.8 del 9 gennaio 2020 del Garante della Privacy, il progetto della geolocalizzazione di tutte le WR dagli ultimi documenti pubblicati dall’Azienda, sembra attualmente archiviato.
Tale constatazione è frutto di un’analisi dei documenti come, la nuova informativa sulla privacy ricevuta dai TOF e le Linee Guida e Regole Operative con titolo “Inibizione al trattamento di dati personali delle figure professionali con mansioni di Tecnici on Field ai sensi del provv.N.8 del 9.1.2020 del Garante della Privacy”.
Dall’ultimo documento citato si evince che gli unici dati immagazzinati nei sistemi aziendali sono:

Per cui i dati di geolocalizzazione sono ammessi solo per il “guasto cavo”.
Sempre nel predetto documento, vengono citati i tempi di conservazione dei dati che variano da alcuni mesi, a 10 anni a seconda dello scopo prefissato.
In merito ai tempi di conservazione dei dati, CISAL Comunicazione si riserva le opportune verifiche in quanto, se è pur vero che per ogni sistema sono state giustificate le motivazioni per differenti tempi di conservazione è altrettanto vero che il Garante della Privacy precisa che “in occasione di tale valutazione ovvero dei tempi di conservazione dei dati e di congruità dei termini di memorizzazione , il titolare deve fare riferimento alla finalità principale per la quale il sistema è stato adottato” e quindi pone di fatto un tempo massimo consentito che forse non coincide con i 10 anni.
Nel buon lavoro svolto dal Garante, come O.S. vogliamo evidenziare il passaggio che probabilmente ha messo la parola “FINE” ad un’azione non consentita prima che questa potesse degenerare, nello specifico la geolocalizzazione di tutte le WR.
Si riporta in merito alla predetta affermazione lo specifico passaggio nel provvedimento del Garante:
“con riferimento al progetto ulteriore del sistema, che precede la geolocalizzazione “degli eventi associati alla gestione di tutte le WR” si evidenzia che l’eventuale implementazione della raccolta e della conservazione dei dati di localizzazione deve essere valutato alla luce dei principi di proporzionalità e minimizzazione dei dati, considerato che non è conforme ai menzionati principi , nonché alla disciplina lavoristica in materia di controllo distanza, sottoporre i dipendenti al monitoraggio continuo della posizione geografica” .
Inoltre, anche se, per la geolocalizzazione è concessa per il solo evento del “guasto cavo” è doveroso evidenziare che il Garante ha anche posto l’accento sul fatto che “in applicazione dei principi di trasparenza e correttezza dovrà essere configurato, ove già non lo fosse, in modo tale da rendere sempre visibile sullo schermo del dispositivo un’icona che indichi la funzionalità della localizzazione attiva e questo non ci risulta implementato”.
CISAL Comunicazione per il raggiungimento di tale obiettivo ovvero la tutela dei lavorati da potenziali controlli, ha operato per oltre un anno con professionalità anche coinvolgendo nell’azione la propria struttura legale.
Ricordiamo che l’azione per il NWFM è iniziata in parallelo sia al Garante della Privacy che all’Ispettorato Nazionale del Lavoro e vede quest’ultimo, ancora in attesa di pronuncia considerate le evidenti mancanze, per cui la nostra O.S. sta valutando con i dovuti approfondimenti gli aspetti penali e le eventuali azoni da intraprendere per le presunte “omissioni”.
Inoltre, non tutti sanno che CISAL Comunicazione ha anche portato sia all’attenzione del Garante della Privacy che dell’Ispettorato l’argomento KNOX Aziendale installato sugli smartphone in dotazione del quale il Lavoratore non è amministratore.
CISAL Comunicazione evidenzia inoltre che, il KNOX nella fase iniziale aveva un eccesso di autorizzazioni tanto da poter accedere all’intero contenuto del telefono aziendale e non solo, nonostante il telefono fosse in disponibilità del dipendente ad uso promiscuo.
Nella fase istruttoria del Reclamo relativo al NWFM, CISAL Comunicazione ha integrato anche l’azione relativa al KNOX, disponendo delle controdeduzioni alle risposte aziendali e nei successivi documenti l’azienda dichiarato la riduzione delle autorizzazioni concesse al KNOX aziendale.
Un altro successo dei lavoratori, un altro successo di un O.S. sindacale nella quale molti lavoratori ripongono fiducia e speranza e dove si sentono parte di un progetto sindacale fatto di dialogo, ascolto, azioni individuali e azioni COLLETTIVE nell’interesse comune. Un’O.S. con idee diverse ed azioni concrete a differenza di coloro che prediligono la propaganda o di chi nel silenzio, pensa solo a firmare accordi di nessuna utilità per i lavoratori.
CISAL Comunicazione è contraria ad ogni forma di controllo o alla semplice raccolta dei dati che possono prefigurare a tali attività, per cui da subito ha agito nei confronti dell’ennesimo sistema in questo caso il NWFM, considerato pericoloso a seguito dell’implementazione della geolocalizzazione.
Oggi il RISULTATO ma possiamo affermare la DIFFERENZA, è sotto gli occhi di tutti.

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Roma, 18 Maggio 2020
P. Cisal Comunicazione
Flavio Ferrante