TIM – Smart Working: dubbi e perplessità

“Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, rimani nel paese delle meraviglie: …e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più…” (da “Matrix” il film).

Riteniamo che l’accordo raggiunto tra le organizzazioni/coordinamento ed azienda voglia portare a compimento, sia nell’immediato ma anche nel futuro, un vantaggio appannaggio della sola azienda facendo ricadere sui lavoratori, come sempre, i danni collaterali. Le criticità individuate da parte della nostra organizzazione sono:
1‐ Rimandare le decisioni “eventualmente gravose” a pseudo commissioni che saranno legittimate dopo le elezioni delle RSU;
2‐ Non prevedere un rimborso per le spese che affrontano i lavoratori da casa (corrente, gas, etc.);
3‐ Il controllo totale da parte dell’azienda sulle connessioni dei lavoratori in smart working;
4‐ Lasciare ampia discrezionalità all’azienda per i casi di colleghi in difficoltà (caregiver, permessi legge
104, etc.).

Un altro punto a cui sottoporre l’attenzione è che l’azienda avrebbe dovuto tener conto delle varie percentuali di solidarietà ed applicarle in maniera proporzionale. Ad esempio, al lavoratore che viene applicata una solidarietà più pesante con una busta paga più bassa, secondo la nostra organizzazione, avrebbe dovuto avere maggiori giornate di Lavoro Agile.

Cisalcom continuerà a lavorare per il bene comune e gli interessi collettivi, mettendo in campo tutte le azioni proprie del sindacato.

Noi siamo una Organizzazione Autonoma non tentiamo di esserlo!

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SEGRETERIA NAZIONALE TIM