RAI – Lettera aperta al consigliere Rai Davide Di Pietro

Preg.mo Dott. Di Pietro,
Con la presente, intendiamo esprimerLe le profonde preoccupazioni dei lavoratori in merito alla situazione relativa al rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro e alla drammatica condizione in cui versa il servizio pubblico radiotelevisivo.

Come noto, solo pochi mesi fa, i dipendenti Rai hanno rigettato e annullato, con il loro voto, l’ipotesi di rinnovo contrattuale proposta, firmata dai sei sindacati CGIL, CISL, UIL, SNATER, LIBERSIND e UGL. Questo voto storico, il primo di tale portata nella storia della Rai, è scaturito da motivazioni chiare e ben documentate: l’inaccettabile estensione della durata contrattuale a quattro anni, l’esigua somma proposta, suddivisa in micro‐rate annuali, l’insoddisfacente una tantum, e l’irrispettosa modifica che considera il livello TRE come riferimento medio nella scala parametrale, penalizzando pesantemente i lavoratori inquadrati nei livelli inferiori. Tutto ciò avviene mentre, in numerosi altri settori, sia pubblici che privati, sono stati sottoscritti accordi di rinnovo contrattuale molto più vantaggiosi, con incrementi economici doppi o addirittura tripli rispetto a quanto offerto dalla Rai e dai sei sindacati, e con tempistiche di erogazione notevolmente più rapide rispetto ai quasi tre anni richiesti in ambito Rai.

A questa politica retributiva inaccettabile, si aggiungono le crescenti preoccupazioni per il continuo ricorso ad appalti esterni, per le ipotesi di dismissione o privatizzazione di parti dell’azienda o di sue consociate e/o partecipate, così come desumibile dalle notizie degli ultimi mesi.

Alla luce di questa situazione estremamente complessa, ci rivolgiamo a Lei, Dott. Di Pietro, quale rappresentante dei lavoratori nel Consiglio di Amministrazione RAI, per chiederLe quali azioni intende intraprendere in questa fase cruciale per il futuro dell’azienda e dei suoi dipendenti. Come pensa di intervenire affinché le legittime istanze dei lavoratori siano accolte e si traducano in un contratto equo e adeguato, evitando che si ripeta quanto accaduto con il precedente rinnovo, respinto dai lavoratori attraverso il
referendum?

Confidiamo che le Sue competenze, anche in qualità di ex dirigente sindacale, possano essere messe a servizio di questo delicato e difficile confronto tra l’Azienda e i Lavoratori.

Con osservanza, Le auguriamo buon lavoro, nella speranza che il Suo ruolo non si limiti a fungere da ago della bilancia tra gli interessi della politica, ma sia realmente orientato a garantire giustizia e dignità ai lavoratori.

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Roma 04/10/2024

Segreteria Nazionale RAI
Cisal Comunicazione