Apprendiamo con rammarico che l’azienda ha provveduto nella serata odierna a caricare istituti imposti a diversi colleghi sulla commessa Alitalia, in barba ai regolamenti e ai più banali principi di fruzione dei momenti di riposo, necessariamente da concordare con il lavoratore, anche (e non esclusivamente) sulla base delle esigenze operative aziendali
Ciò accade dopo nemmeno un mese dal piano ferie condiviso, e alla cui base ci è stato garantito che non si sarebbero tentate forzature.
Ciò accade a valle di un giorno importante in cui ci è stato chiesto di avviare degli impegnativi processi di collaborazione, e di accordi di sito, e se l’idea dell’azienda è di inventarsi alla bisogna regole illegittime di gestione del personale, cade tutto l’impianto fiduciario su cui accordi di questo tipo devono basarsi.
Ricordiamo all’azienda che, ben consapevoli che le ferie vanno fruite entro l’anno di maturazione, nessun contratto autorizza l’azienda a disporne come strumento di flessibilità, nè ad imporle con oltre 70 giorni di anticipo sul termine dell’anno, quando ancora d’altra parte quasi un quarto degli istituti “conteggiati” sui sistemi aziendali sono completamente da maturare.
Ricordiamo all’azienda che ci siamo detti favorevoli a percorsi premianti per chi pianifica con anticipo i propri istituti, ma assolutamente contrari ad azioni punitive (oltre che illegittime) per chi temporeggia più degli altri.
Ricordiamo all’azienda che non più tardi di ieri abbiamo sottolineato esplicitamente l’invito a non fare alcuna forzatura ma al più di spendere tempo per contattare direttamente le persone e concordare eventuali pianificazioni, dove possibile.
Ricordiamo all’azienda che in caso di problemi di traffico (condivisi, quantificati, esaminati con la RSU) è possibile usare una parte dei permessi ROL, e non in maniera discriminante solo a “punizione” di chi non abbia pianificato le ferie, ma in maniera equa per tutti i dipendenti presenti sul servizio.
Diffidiamo l’azienda dal confermare gli istituti già imposti, e rimuoverli o ri-concordarli.
Restando condiviso l’invito a pianificare i propri istituti residui, invitiamo i colleghi che hanno subito l’imposizione a mettere per iscritto le proprie obiezioni rispetto ad un’azione assolutamente non condivisa e deprecata dalla parte sindacale.
Come CISAL Comunicazione, ribadendo la necessità di partire prima di tutto dall’applicazione legittima del CCNL, restiamo a disposizione per un confronto sulla questione.

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CISAL Comunicazione
Almaviva Segreteria Provinciale Cosenza