Rischio  occupazionale  per  dipendenti  Almaviva  Contact.  Come  da  comunicazione  del  31  gennaio alle Organizzazioni Sindacali di Rende e Palermo, permane un pericoloso stallo nelle trattative  commerciali  per  il  rinnovo  del  contratto  di  assistenza  tecnica  187  ‐  ASO  tra  il  fornitore del servizio (Almaviva Contact) e il committente (TIM). Almaviva C. lamenta un problema  di  sostenibilità  dei  costi  alle  tariffe  attualmente  concordate,  e  dopo  una  serie  di  proroghe ha deciso che successivamente all’11 febbraio, in assenza di nuovo accordo, la commessa non sarà più gestita.
Ciò si tradurrà in ammortizzatore a zero ore per circa 420 lavoratori (189 a Rende). Preoccupa il rifiuto  di  Almaviva  C.  alla  possibilità  di  impiegare  temporaneamente  i  dipendenti  su  altra  commessa (es. 1500 – Ministero della Salute): non accettiamo che si strumentalizzi la disperazione dei propri dipendenti per aumentare il peso della questione.
Allo stesso tempo rileviamo l’assoluta gravità da parte di TIM (azienda con al proprio interno una quota di partecipazione pubblica via CDP), a non tener conto in tariffa del costo minimo del  personale  stabilito  dal  CCNL  di  settore.  In  caso  di  mancato  accordo,  non  garantendo  Almaviva C. la certezza dell’anticipo dell’integrazione salariale, il primo grave disagio economico sarebbe una busta paga azzerata in attesa dei pagamenti di INPS.
Si andrebbe inoltre verso il dramma sociale, se i volumi di attività fossero spostati da TIM ad altri fornitori che già operano nella gestione del servizio, con il rischio di eludere la cosiddetta clausola sociale, rischiando anche una procedura di licenziamento collettivo. Sono stati avviati contatti con i media e le  istituzioni  per  chiedere la massima sollecitudine  alla  positiva  conclusione della vertenza.

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Rende, 5 Febbraio 2022
CISAL Comunicazione ‐ Segreteria Provinciale Almaviva Contact