In data odierna è avvenuto un incontro unico per le sedi di Rende e Palermo, alla presenza della dirigenza di Almaviva Contact e delle RSU insieme alle segreterie territoriali delle Organizzazioni Sindacali.
Oggetto di discussione è stata la situazione della commessa ASO di TIM, e lo stallo nelle trattative commerciali tra azienda e committente. L’azienda ha iniziato sottolineando che, come rappresentato a dicembre, ha un problema di sostenibilità di costi che non sono sostenibili alle attuali tariffe concordate con TIM. Ci è stato riferito che nonostante la discussione su questo tema vada avanti con TIM da circa un anno, dopo 4 proroghe Almaviva ha deciso che da domani la commessa non sarà più gestita, per non mettere in discussione la tenuta dell’intera società.
Questo si tradurrà in ammortizzatore a zero ore per circa 420 persone su Rende e Palermo, fin da domani. Pur comprendendo il problema economico per come esposto all’azienda, è stato chiesto di fare uno sforzo di proroga almeno fino a marzo (quando scadrà anche la commessa relativa al caring/119, e il problema si allargherà probabilmente in maniera identica ad altre 350 persone circa impiegate a Palermo), ma la dirigenza ci ha chiaramente risposto che non ritorneranno sulla decisione, a meno che TIM non dia un riscontro diverso entro la mezzanotte di oggi. L’azienda riferisce che sul 1500 (Ministero della Salute) -in scadenza a marzo-probabilmente (almeno sul breve) non saranno spostate altre risorse, per motivi di budget attualmente concordato con il Ministero
Oltre al brevissimo periodo e al disagio economico che la sospensione in ammortizzatore provocherà, la situazione preoccupa anche in un’ottica di clausola sociale: se i volumi non gestiti da Almaviva finiscono ad altri fornitori, sottolineano (e sottolineeremo) a tutti gli attori, committente fornitori e istituzioni, che bisogna garantire che continuino ad essere comunque lavorati dal personale che vi è stato impiegato fino ad oggi.
Francesco Visca
RSU Cisal Comunicazione Almaviva Contact Rende