FIS è il Fondo di integrazione salariale istituito con d.lgs 148/15, questo fondo eroga un assegno ordinario a copertura
parziale delle giornate non lavorate (Permesso Ass.Ord.).
Sulla sede di Palermo questo “nuovo” ammortizzatore sociale è attivo dal 12 dicembre 2016, la legge indica come prevista la consultazione sindacale ma non vincolante, su Palermo è successo questo dopo aver svolto due incontri sul tema senza troppo entrare nei dettagli applicativi nè operativi/gestionali, in assenza di un accordo quadro l’azienda ha proceduto a rendere effettivo lo strumento unilateralmente, considerando superflue le comunicazioni riguardo le percentuali previste per il mese o per le due settimane, utilizzando revoche senza comunicazione alcuna alle rappresentanze e con periodi di preavviso illogici in alcuni casi.
E’ bene ricordare però che tutte le modalità utilizzate dall’azienda sono arbitrarie quindi non regolamentate da nulla, il decreto citato non prevede “revoche” non le regolamenta, non prevede posizionamenti “strategici” delle giornate di sospensione, così come non prevede che nel caso di impossibilità di presenza a fronte di una revoca arbitraria il lavoratore debba utilizzare propri istituti a copertura forzata.
Ricordiamo ad almaviva contact, che lo strumento della “revoca” per improvvisi picchi lavorativi, venne introdotto con il primo accordo di solidarietà del 2012, successivamente il preavviso di revoca fu ridotto da 48 a 24 ore con la possibilità in controparte per il lavoratore di potersi opporre, elementi tutti di flessibilità dello strumento che però non possono travalicare le leggi e la prassi adottata per un esclusivo vantaggio aziendale, in ogni caso il preavviso minimo per qualsiasi comunicazione aziendale è di 48 ore (ccnl art. 10/ art.18/ art. 27).
I lavoratori sarebbero ben felici di poter lavorare ininterrottamente aderendo a tutte le revoche possibili, ma con preavvisi di 24 ore risulta oggettivamente complicato, creando una perdita per se stessi e per l’azienda.
Allo stesso modo sarebbero felici di capire qual è il criterio organizzativo che porta, aderendo alla revoca PAO, a doversi trovare in “esubero strutturale” non avendo postazioni a disposizione per poter lavorare (Sky 18/01), oppure si vorrebbe capire in che modo possa tornare a essere operativo ed efficiente un servizio di recente travaso (Trenitalia) dove la conoscenza procedurale è demandata all’auto-formazione sul campo.
Tutto questo certamente non contribuisce alla crescita del sito nè tantomeno a un suo rilancio.
Invitiamo ancora una volta l’azienda ad uniformarsi nel rispetto del ccnl e dei tempi dei propri lavoratori.

Il Direttivo
Cisal Comunicazione
Almaviva Contact PA

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