Avvio nuova gestione commessa INPS e turnistica dicembre 2019.
L’Aquila, 1 dicembre 2019.
Con grande senso di responsabilità abbiamo garantito da subito la massima collaborazione nell’attuazione delle procedure connesse alla clausola sociale per un positivo avvio del cambio di gestione della commessa INPS. Responsabilità incomprensibilmente ignorata, soprattutto alla luce delle modalità di avvio dell’organizzazione del lavoro presso la sede dell’Aquila.
Fin dal primo incontro a L’Aquila del 19 settembre 2019, e nei successivi, abbiamo fatto presente che il problema prioritario nella procedura di cambio di gestione della commessa INPS era rappresentato dalla programmazione degli orari e dei turni di lavoro contrattuali e abbiamo chiesto più volte di ricevere in congruo anticipo le informazioni sull’organizzazione del lavoro decisa dall’azienda.
Abbiamo ripetutamente protestato per il rifiuto di applicare anche alla sede dell’Aquila la forme di conciliazione vita‐lavoro, culminato nell’accordo del 18 novembre 2019 da cui siamo stati esclusi in cui ciò è stato previsto solo per le sedi di Marcianise, Molfetta e Roma. Forme di conciliazione che a L’Aquila vengono applicate da 9 anni.
Incomprensibilmente l’azienda ha comunicato la turnistica delle prime 3 settimane ‐ decorrenti da lunedì 2 dicembre 2019 – solo nella tarda serata di giovedì 28 novembre, quindi con sole 24 ore di preavviso senza precisare la suddivisione in Team che sarà resa nota solo lunedì mattina.
La turnistica decisa dall’azienda – che comprende una rimodulazione generalizzata degli orari di ingresso e uno stravolgimento totale della distribuzione nei team di lavoro – ignora incomprensibilmente tutti gli adattamenti organizzativi di cui nel corso di anni il personale ha tenuto conto per organizzare la propria situazione lavorativa e personale in relazione alla garanzia del servizio.
Sconvolgere fino a questo punto rischia di mettere a rischio proprio il mantenimento degli attuali livelli di servizio che sono stati finora garantiti contemperando con essi le esigenze personali e professionali del personale coinvolto. Ferme restando le prerogative aziendali in materia di organizzazione del lavoro ci rende stupefatti la scelta dell’azienda di non curarsi minimamente di conoscere le caratteristiche dei singoli operatori, gran parte dei quali avranno problemi già per l’ingresso al lavoro del primo giorno.
L’articolazione dei turni prevede nella gran parte dei casi orari singoli di ingresso ed uscita diversi giorno per giorno rendendo impossibile nella gran parte dei casi consentire una organizzazione dei tempi di percorrenza casa‐lavoro simile a quella che da anni garantisce un ottimale svolgimento del servizio.
Non si comprende in quale maniera si tenga conto, nella organizzazione del lavoro, delle attitudini e delle competenze dei singoli operatori per l’assegnazione, in base alle necessità aziendali,della gestione dei diversi compiti. Nell’articolazione dei turni va posta una particolare attenzione alle risorse in possesso di diverse formazioni e competenze specifiche. Le risorse hanno formazioni e competenze specifiche che richiedono particolare attenzione nella collocazione in turno (risorse con formazione completa INPS ed ex‐INPDAP e ad oggi monoskillate in quanto impiegate per la gestione delle chiamate in lingua straniera che in attesa di chiamata lavorano il back office; risorse impiegate sul settore Equitalia servizi).
Ci sono risorse, in particolare modo operatori ex‐INPDAP ed Equitalia, che non dispongono del numero di TL necessari per poter essere divisi in più gruppi di lavoro in quanto, ad oggi, i TL con formazione ex‐INPDAP risultano essere solo due e per Equitalia servizi solo uno, mentre per il settore Equitalia rivolto agli utenti riscontriamo la presenza di due soli TL formati.
Sono state completamente ignorate le problematiche dei lavoratori disabili, perfino per quanto riguarda i più elementari problemi di accesso alle sede lavorativa e di parcheggio auto, come pure le nostre sollecitazioni per l’applicazione ai disabili di una turnistica che rispettasse gli orari dei mezzi pubblici per programmare l’inizio del turno di lavoro.
Abbiamo da molto tempo segnalato all’azienda che i nuovi contratti di lavoro a 20 ore settimanali del personale che da anni è in estensione di orario a 30 o a 40 ore causeranno da subito una diminuzione dell’orario complessivo di lavoro di circa il 25 %, rendendo impossibile coprire le esigenze del servizio svolto attualmente nella sede dell’Aquila.
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Chiediamo quindi da subito l’estensione di orario non limitandosi a forme di straordinario o supplementare ma procedendo ad una rimodulazione dei turni con adeguamento contrattuale stabile.
Chiediamo inoltre informazioni in merito a numero e modalità di inserimento nell’organizzazione aziendale delle figure professionali previste dal Capitolato di Gara (1 TL ogni 15 operatori e 1 Tutor formatore ogni 60 operatori).
Alla luce delle considerazioni precedenti chiediamo un incontro urgentissimo e nel frattempo una rimodulazione dei turni che tengano conto delle problematiche indicate, al fine di garantire la continuità piena del servizio in considerazione delle esigenze aziendali e delle condizioni professionali e personali dei dipendenti.

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Venanzio Cretarola
Segretario Nazionale
CISAL COMUNICAZIONE