L’ultimo rapporto Censis sull’occupazione femminile, pubblicato a novembre 2019, descrive la situazione dell’impiego femminile in Italia con numeri preoccupanti e toni drammatici.

Il giorno dell’8 Marzo ci deve far parlare di lavoro femminile ponendo l’avvento sul tema della conciliazione dei tempi di vita privata e lavoro e alla possibilità concreta per una donna di trovare e mantenere un’occupazione, soprattutto dopo la nascita dei figli
In realtà, la necessità di mantenere il posto di lavoro e conciliare lavoro e famiglia riguarda non solo le donne, ma tutti coloro che devono accudire un proprio familiare bisognoso di particolari cure: genitori anziani e, in generale, familiari disabili. In realtà, nella maggior parte dei casi, queste stesse incombenze ricadono ancora una volta sulle donne.

In questa giornata particolare vogliano ricordare a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori che Il D. Lgs. n. 105/2022 c.d. “decreto conciliazione vita lavoro” ha introdotto diverse novità in materia di conciliazione vita-lavoro per i genitori e per i prestatori di assistenza, ampliando (tra l’altro) la durata del congedo parentale nonché l’ambito di applicazione della priorità di accesso allo smart-working.

Per sottolineare l’importanza delle rafforzate norme in ambito di tutela della genitorialità, il legislatore ha previsto che il rifiuto, l’opposizione o l’ostacolo all’esercizio dei diritti dei dipendenti oggetto del decreto in esame da parte del datore di lavoro (ove rilevati nei due anni antecedenti alla richiesta della certificazione della parità) impedisce a quest’ultimo il conseguimento della stessa certificazione.

Il 29 luglio 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 176 il decreto legislativo del 30 giugno 2022, n. 105 con cui vengono recepite in Italia le novità introdotte dalla direttiva UE n. 2019/1158 del 20 giugno 2019 del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza.

Viene introdotta un’importante novità con riferimento alla priorità di accesso al lavoro agile. I datori di lavoro che implementano la modalità lavorativa di smart-working in azienda sono obbligati a dare priorità alle richieste formulate dalle lavoratrici e dai lavoratori con figli fino a 12 anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità grave.

La stessa priorità deve essere riconosciuta alle richieste dei lavoratori che sono caregiver familiare secondo la nozione dell’art. 1, comma 255, della legge n. 205/2017 o dei lavoratori con grave disabilità accertata.

Le novità introdotte dal decreto conciliazione vita lavoro, costituiscono senz’altro l’ennesima testimonianza della sempre maggiore attenzione del legislatore sui temi della work-life balance e della parità di genere in ambito lavorativo e famigliare.

Come Cisal Comunicazione siamo pronti a dare assistenza a tutte le colleghe e ai colleghi che, rientranti nelle categorie sopra indicate, si trovano oggi a essere discriminati da alcune aziende che vedono al posto di comando imprenditori pronti a strumentalizzare inutili iniziative di facciata create solo per farsi pub- blicità ma che poi di fatto non attuano nulla di concreto, anzi mettono in atto azioni che sono esatta- mente contrarie a quanto previsto dalla legge.

Diffidate da chi crea Comitati di Facciata per avere risalto sulla stampa (a pagamento?) allo scopo di accrescere il valore nominale delle azioni societarie solo a scopo di lucro e coinvolgendo illustri e incon- sapevoli nomi della politica e della Società per avvalorare i propri obiettivi personali.
Buona Festa delle Donne e della Conciliazione Vita e Lavoro

Iulia Antonaci

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