Cisalcom News: Coordinamento Tim RSU

Nota info 15 e 16 Settembre 2016 – ROMA

Il coordinamento nazionale rsu ha incontrato l’Azienda nei giorni scorsi. All’ordine del giorno c’era la discussione di diversi argomenti. Ciò che appare chiaro è che l’Azienda abbia intenzione di ottimizzare l’asse ricavi‐spese, in particolare per i premi di produzione: non saranno erogati, in futuro, premi ai lavoratori senza la presenza di un utile atto a coprire l’esborso.

Produttività e licenziamenti
L’Azienda ha ammesso un calo di produttività del 20%, pur non considerando l’ipotesi di produrre licenziamenti anche in merito all’accordo sulla solidarietà (art. 4 della legge Fornero) che ha consentito di ovviare al problema della sovrabbondanza di personale. Quello ci sembra chiaro è che se nuovo managment non ha messo mano ai licenziamenti per motivi strettamente sociali. Ricorrere
ai licenziamenti, infatti, avrebbe creato un malcontento sostanziale nell’azienda e il nuovo corso sarebbe iniziato con delle problematiche maggiori a quelle cui il nuovo managment deve far fronte.

Permessi lavorativi
TIM ha concesso il riutilizzo delle EF a partire da quelle del 2014 attraverso la modalità della compensazione. I permessi ferie, dunque, a partire dal 19 settembre verranno compensati con quelli del 2014 e 2015. Ad ogni modo, la necessità di procedere a una revisione dell’accordo, risalente al 2008, sul secondo livello di contrattazione, è forte. Ecco perché a breve verrà proposto un nuovo tavolo di discussione che coinvolgerà proprio EF.
Al di là del contratto di settore, infatti, che stabilisce le norme generali, vi è quello di secondo livello che invece riguarda le parti economiche che interessano al lavoratore. Nello specifico: Premi di produzione, EF, mancato rientro, controlli individuali, franchigia,
trasferte, ecc. Il 6 ottobre avrà luogo un primo confronto sul tema del contratto di secondo livello. Siamo convinti che superare quanto prima l’accordo del 2008 sia fondamentale per tutti i lavoratori. Per quanto concerne invece il contratto di settore delle Telecomunicazioni, scaduto il 31 dicembre 2014, il secondo incontro con i sindacati per il rinnovo avrà luogo il 5 ottobre.

Open Access
O.A. occupa circa 19000 dipendenti per un ricavo complessivo di 1,8 miliardi. Equivalence 2.0 e Efficientamento prevedono 77 progetti attualmente operativi, ma non è escluso che da qui a qualche tempo possa esserci qualche esternalizzazione.
Equivalence 2.0 si compone di una serie regole interne per evitare di ricevere ulteriori e pesanti multe da parte dell’AGCOM (cosa accaduta diverse volte negli ultimi tempi) e che mira al miglioramento del servizio SLA. Il nuovo progetto iniziato nel 2015 durerà 18 mesi e, soprattutto in relazione alle multe ricevute, dovrà portare all’ottimizzazione dei processi interni. C’è bisogno di riportare l’Azienda in corsa soprattutto perché sul mercato la competizione è aumentata con l’avvento di Enel. Al momento sembra che gli indicatori di Equivalence siano fissati sul verde: ma sarà il regolatorio stesso, a ottobre, a stabilire se il progetto procede in maniera
compiuta. Nell’ambito della riorganizzazione c’è da dire inoltre che l’’Azienda mira, inoltre, a parificare e creare una visione d’insieme tra i vari comparti di Open Access: Delivery, Assurance, Creation e End‐to‐end. L’Azienda sta inoltre migliorando i sistemi informatici in chiave miglioramento nei settori Retail e Olo.
Prevista inoltre una riorganizzazione, in tema di produttività, in particolare sulla struttura territoriale che conta 800 punti in totale.

Legge Fornero
Secondo l’Azienda, in seguito all’accordo de 2015 i lavoratori potenzialmente interessati all’art. 4 della legge Fornero (Isopensione) sono 3287. Ad oggi, 355 sono già fuori. Altri 600, tuttavia, potrebbero uscire nel breve termine. La ripartizione dei reparti è così composta:
174 in OA, 44 Tecnology, 38 Staff, 99 Commerciali (vedi slide).

Creation
Sul tema della fibra, una partnership con Fastweb (con una quota all’80% per Tim) porterà alla creazione di una nuova società, la Fiber Flash, per aggredire meglio il mercato relativo ai nuovi clienti. Sono 60 i dipendenti coinvolti con cessione di contratto individuale.
Attualmente la banda ultralarga consente a TIM di raggiungere oltre 13 milioni di case in FO.
In merito al tema della parità di accesso alle linee, l’Azienda si oppone all’esproprio delle stesse, e c’è da considerare che dal punto di vista occupazionale questa eventualità sarebbe un disastro, senza contare che la responsabilità delle riparazioni ricade sempre sull’Azienda.

Internalizzazioni e spostamenti
L’Azienda fa sapere inoltre che diversi progetti di internalizzazione sono in corso in particolare nei servizi amministrativi di Staff.
Solo in Staff – la cui gestione RU resterà nella Capitale – vi saranno spostamenti per il 10% di personale. Trenta unità di AFC verranno invece spostate nell’area di Roma. In Finanza e Controllo Amministrativo si passerà da 15 a 12 posizioni.

Job Center e buoni pasto
Vi sono 1500 lavoratori interessati alla riconversione professionale. L’Azienda sceglierà i dipendenti che rientreranno nel Job Center e non ci saranno candidature volontarie. All’inizio del prossimo anno cambierà l’approccio ai buoni pasto. La modalità cartacea sarà sostituita da quella elettronica che consentirà ai lavoratori di fruire di una tessera elettronica (tipo bancomat) da utilizzare negli esercizi convenzionati. Noi di Cisal Comunicazione abbiamo già denunciato in diverse occasioni la scarsità di esercizi dotati di pos e le varie problematiche che investono questo tema. Staremo a vedere quello che succederà.

Cisal Comunicazione seguirà con attenzione l’evolversi delle varie vicende, ma una cosa è chiara: ci aspettiamo la revoca del contratto di secondo livello, con tutto ciò che di negativo ne seguirà. Ciò che consideriamo fondamentale è quella di evitare che si segua la linea dei “contrattini/ accordini” aziendali, quelli che, in barba ai nuovi accordi (si spera migliorativi) sul contratto di settore andrebbero a rendere ancora più frammentario e confusionario il mondo del lavoro. E minerebbero dalle fondamenta la stabilità e la serenità dei lavoratori influendo anche sulla vita familiare.

L’unico obiettivo dell’ azienda è quello di diminuire i salari per risparmiare proprio laddove ci sarebbe bisogno di incrementare gli investimenti: sul costo del lavoro; se il nostro sospetto diventasse fondato, avanzeremo tutte le iniziative necessarie a scongiurare tali ipotesi.

RSU COORDINAMENTO NAZIONALE
CISALCOM TIM
De Maria / Borelli

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