Il 27 febbraio 2020 COMDATA ha firmato un accordo con CGIL CISL UIL e UGL per l’assunzione completa dal 1 marzo
prossimo di tutti i 156 di ALMAVIVA fuori clausola sociale. L’accordo segue l’incontro con l’INPS del 24 febbraio (anche con CISAL) in cui il Presidente Tridico ha imposto a COMDATA il rispetto integrale del precedente accordo.
Prosegue la serie di comportamenti antisindacali di COMDATA: INPS convoca sempre anche CISAL (dato che ogni modifica del perimetro occupazionale della commessa INPS ha ricadute dirette sull’applicazione dell’accordo del 27 novembre firmato anche da noi) ma subito dopo COMDATA ci esclude dall’accordo conseguente al medesimo incontro. Così può evitare di parlare delle ore di lavoro sottratte a L’Aquila. Concentratevi sull’ultima frase:” Le parti in ogni caso si danno reciprocamente atto dell’importanza di incontrarsi entro fine aprile per verificare l’arrivo effettivo dei volumi di lavoro necessari per impiegare tutti i lavoratori di tutte le sedi”:
Ciò vuol dire che si stanno inserendo altri 156 operatori ma i volumi devono ancora arrivare. Come saranno distribuiti i volumi fra le 10 sedi nel frattempo?
Tutti i firmatari concordemente ritengono di poter escludere illegittimamente la CISAL (sindacato maggioritario a
L’Aquila e ampiamente rappresentato a livello di commessa INPS) dalla verifica dei volumi di attività “in tutte le sedi”,
L’Aquila compresa (che ha un quinto degli addetti totali)
QUINDI:
‐ COMDATA ci ha mentito da 3 mesi sul presunto crollo dei volumi (che in realtà sono aumentati, ma impiegando oltre
500 operatori in meno) e continua a rifiutare ogni confronto sindacale con noi.
‐ Gli stessi sindacati con i quali a L’Aquila abbiamo fatto uno sciopero unitario ci escludono, d’accordo con COMDATA, dagli incontri in cui si tratta dei medesimi argomenti, che riguardano tutte le sedi della commessa INPS, sui quali siamo regolarmente convocati da Ministero del Lavoro e INPS in quanto firmatari dell’accordo finale sulla clausola sociale.
La CISAL che da 3 mesi ha sollevato il problema dei volumi (e aveva ragione) e che ha scoperto e pubblicizzato il totale reale degli addetti attuali (2.491 sugli originari .3.026) altro dato che conferma ciò che diciamo da mesi.
‐ Tutto questo conferma le nostre critiche sul carente sistema gestionale di COMDATA e sulla sottrazione illegittima del 25 % dei volumi gestiti a L’Aquila negli ultimi anni e sul mancato rispetto dell’Accordo del 5 novembre 2019 sul monte orario da contrattualizzare nella sede dell’Aquila.
E ancora qualcuno pensa sia possibile escluderci dalla verifica dei volumi di attività a livello di commessa?
Vedremo. Vedrete.
Da lunedì prossimo sarà avviata la richiesta di verifica ispettiva sul rispetto degli accordi sottoscritti e la
conseguente iniziativa legale.
Ci aspetteremmo che le RSA dei sindacati con i quali abbiamo scioperato unitariamente facciano lo stesso e che
esigano dai loro dirigenti nazionali una chiara presa di posizione sulla restituzione di quanto è stato sottratto a
L’Aquila mentre vengono inseriti dipendenti di COMDATA del tutto fuori clausola sociale.
Ci aspetteremmo anche che siano coerenti. Si è unitari sempre e in qualunque sede, non solo dove noi siamo in netta
maggioranza.
E ce lo aspetteremmo rapidamente.

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Venanzio Cretarola
CISAL COMUNICAZIONE – COMDATA