Come già evidenziato dai comunicati datati 18 Maggio e 4 Novembre 2020, veniamo informati, ancora una volta, del modus operandi scorretto dell’utilizzo della FIS.
Questa volta però l’azienda ha dato il meglio di sé come in una puntata di “Chi vuol essere FIS‐ionario”.
Riportiamo i fatti:
In data 06 Novembre 2020, viene comunicata FIS per la settimana dal 9 al 13 Novembre ad un numero consistente di lavoratori ed inoltre viene inviata un’informativa dello spazio ad accedere alla FIS volontariamente per tutto il mese.
In data 11 Novembre 2020, dal primo pomeriggio, vengono contattati con diversi tentativi e con differenti canali di comunicazione, chiamate e WhatsApp, i colleghi significando‐li una revoca delle giornate per il 12 e 13 Novembre con diversi metodi:
A: “L’azienda sta richiedendo volontariamente la revoca della FIS.”
B: “L’azienda sta revocando la FIS, dato che è un istituto che si può revocare.”
C: “L’azienda sta revocando la FIS, dato che è un istituto che si può revocare, e nel caso in cui non puoi lavorare, dichiarerò il tuo rifiuto e le due giornate si trasformeranno in FIS volontaria”.
D: “L’azienda sta revocando la FIS, dato che è un istituto che si può revocare, e non è possibile rifiutarsi. Conviene che quando ti forziamo la FIS in quelle giornate specifiche non ti organizzi per nulla”.
Condanniamo, l’utilizzo di strumenti non aziendali e le diverse tipologie di comunicazione al lavoratore… Legittime, lo vedremo nelle sedi competenti…Infine ricordiamo, il preavviso di 48 ore…

Noi siamo una Organizzazione Autonoma non tentiamo di esserlo!!
Noi siamo Cisal Comunicazione

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Catania 12/11/2020

Segreteria Provinciale Catania
Angelo Natili
Cisal Comunicazione