Inizio Prefazione
All’interno di un’azienda, la prima figura incaricata di garantire la sicurezza sul lavoro e sulla quale ricade appunto l’obbligo del mantenimento dei livelli della stessa è il datore di lavoro.
Questo deve assolvere agli adempimenti previsti, ha quindi l’obbligo di evitare che probabili e possibili pericoli dovuti all’esercizio della sua attività, possano tradursi in rischi per i lavoratori che vengono assunti per il compimento di tale attività, i quali però non decidono i criteri per portarla a termine, poiché il potere organizzativo spetta solo al datore di lavoro.
Il datore di lavoro, cioè, organizza l’attività di impresa per portare a termine il lavoro che dovranno svolgere i dipendenti, i quali si devono attenere a quanto viene loro richiesto, ma nel fare questo il datore di lavoro ha l’obbligo di salvaguardare l’integrità psicofisica dei lavoratori eliminando o cercando di ridurre al massimo i rischi che possono procurare dei danni a questi soggetti.
Tra gli adempimenti sulla sicurezza sul lavoro, un importante compito che spetta al datore di lavoro è la valutazione dei rischi inerenti la sicurezza e la salute dei lavoratori, attraverso la quale viene redatto successivamente il Documento per la Valutazione dei Rischi (DVR), che rappresenta un’importante attestazione di tutte le misure di prevenzione e protezione che sono state adottate all’interno dell’azienda per migliorare i livelli di sicurezza.
Fine Prefazione
Come notate, evitiamo di riportare alla vostra memoria tutti gli eventi PER NOI DI GRAVITA’ che dal 2013 si sono verificati, tuttavia ci piace rammemorare che nella sede di Catania era presente un servizio di vigilanza notturna che a scadenza dell’appalto non è stato rinnovato.
Ben sei anni di vigilanza notturna, ci piace nuovamente sottolinearlo e non diurna (assenza dalle ore 9.00/20.00, piena affluenza lavorativa), come se l’azienda volesse dare più importanza alle risorse materiali che alle persone, ri‐sottolineamo, persone.
Atto 1 In data 3 agosto 2020, un individuo si è introdotto nell’area esterna dei locali aziendali, bussando violentemente sui vetri delle finestre chiedendo se fosse presente qualcuno e chiedendo di entrare per avere soldi dai lavoratori.
Atto 2 In data 28 agosto 2020, due individui si sono introdotti nell’area esterna dei locali aziendali, solo l’intervento di alcuni lavoratori, che non hanno alcuna mansione specifica sulla sicurezza, ha fatto si che non andassero oltre invitando i soggetti ad andare via, che a loro volta con andatura svogliata e parlottando cosa era presente in sede, prendono la via d’uscita.
Atto 3 NOI NON ABBIAMO INTENZIONE DI SCRIVERE UN ULTERIORE ATTO!
Rendere la sede accessibile dall’esterno al solo personale munito di badge, e dopo ben otto anni attivare l’apertura elettronica delle porte di ingresso, NON E’ LA SOLUZIONE perché resta pendente il problema del passaggio lato tennis, rimanendo un accesso non controllato e vi vogliamo ricordare che i dipendenti eseguono la propria pausa anche nell’area esterna.
INVITIAMO l’azienda per una immediata azione risolutiva, ricordando che le sanzioni prevista per le violazioni in materia di sicurezze e salute sono numerose e alcune sono anche di carattere penale.
Catania, 07‐09‐2020
Segretaria Provinciale Catania
Cisal Comunicazione
A.Natili