Per la CISAL COMUNICAZIONE, la solidarietà non è considerato uno strumento per abbattere i costi della forza lavoro ma un ammortizzatore serio da utilizzare solo dove è realmente necessario per usi consentiti dalla legge.
Adesso che sta volgendo al termine dei due anni, tutti si chiedono se verrà prorogata per un altro anno, con l’ennesima richiesta di un sacrificio ai lavoratori.
Se ai predetti sacrifici aggiungiamo anche quelli delle EF da pagare ed obbligate ad una programmazione di nessun interesse è d’obbligo questa domanda:
Quanti soldi ha risparmiato TIM?
Però in questi giorni non sta passando inosservata la notizia che “con i nostri soldi, l’azienda sta distribuendo meritocratiche”.
Allora non erano necessari questi sacrifici?
Perché se un’azienda regala soldi, vuol dire che economicamente sta bene.
Non dobbiamo dimenticare che la solidarietà è un ammortizzatore estremo e, per questo, deve essere applicato per tale scopo e non per abbassare il costo del lavoro. Applicarlo in modo distorto od improprio, crea un sistema economico drogato ed esposto ad un eventuale crisi al cessare dei contributi oramai ritenuti consuetudine.
La CISAL COMUNICAZIONE ritiene responsabili di un utilizzo improprio di tali strumenti e delle future conseguenze, chiunque firma accordi privi di reale necessità ed alla luce del ripetersi di elargizioni a pioggia, chiede con forza la verifica della reale necessità di continuare con un contratto di solidarietà svuotato dei suoi contenuti principali.
Roma Ottobre 2017
Cisal Comunicazione
Segreteria Nazionale TIM