Fine anno: Obiettivi e Terrorismo

In questi giorni assistiamo ad un scomposto agitarsi da parte di alcuni responsabili in ordine alla possibile
consuntivazione (chiusura) dei risultati di Business ed Economico‐Reddituali in genere.

Tale aspetto è particolarmente avvertito nella strutture Commerciali del Business in specie; ed in genere su tutti
gli ambiti operativi il cui contributo risulta determinante nella catena del valore.

Queste fibrillazioni si traducono in una molteplicità di azioni: riunioni, visite pastorali, incontri strutturati
ecc, orbene, anche in ambito della Direzione Territoriale del Business Sud si sono celebrati incontri dove i
Responsabili chiedono il Quanto “$” entro il Quando (3Q) ma mai il Come–Cosa e Perché.

Queste locuzioni non sono un esercizio di stile, bensì tradiscono la qualità del Ns. Management,che,
comprendiamo essere sotto esame (vedi rimozione misteriosa del Resp. Sales Consumer) ma non solo. Tuttavia
non giustificano affatto atteggiamenti di vuoto esercizio di dispotismo gerarchico:
chi non è d’accordo si licenzi; oppure ‐ che è peggio ‐ di esplicite ‘’minacce “se non si raggiungono i
risultati saranno “guai”.

La situazione di una ordinata ed efficace gestione delle risorse assegnate appare drammatica e
sconfortante: negli incontri è severamente vietato ‐ pena essere inseriti in liste di proscrizione ‐ evidenziare:

1) Che i processi di Commercializzazione –Realizzazione – Fatturazione , non tengono in alcun conto delle
esigenze del Cliente, in quanto quest’ultimo appare una variabile indipendente ed avulsa da Ns.
Business System; (ma chi ci paga gli stipendi!!!)
2) Che le interfacce dei processi non sono allineati e gli Obiettivi dei diversi attori sono scorrelati se non in
palese conflitto tra essi.
3) Che spesso si è ostaggio dei Fornitori di beni e servizi esterni che si autodeterminano con tempi e
modalità spesso no compatibili con le esigenze interne.
4) Che molte procedure sono inadeguate inutili e bizantine, mentre altre “preziose” vengono
abbandonate o non manutenute.

Appare chiaro che in queste condizione fornire un contributo distintivo diventa sempre più difficile.

Cisal Comunicazione ritiene che questo clima non aiuta ad una efficace presidio delle attività scaricando
sui Lavoratori anni di mancata gestione delle risorse ed di ripartizione dei carichi di lavoro ma soprattutto una
irrinviabile manutenzione organizzativa.

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Palermo, 10-10-2019
SEGRETERIA NAZIONALE CISAL COMUNICAZIONE TIM