Qualche mese fa avevamo posto l’accento sulla procedura da effettuare per comunicare al datore di lavoro lo stato di malattia nel caso in cui non si avesse la possibilità di utilizzare il telefono di servizio, a norma del regolamento aziendale: trovandosi nell’impossibilità di utilizzare lo smartphone (del quale, è bene ricordarlo, NON esiste l’obbligo di custodia presso la propria abitazione al di fuori dell’orario di lavoro) era sufficiente inviare una email al responsabile dal proprio indirizzo di posta aziendale mediante webmail da un PC.

Recentemente l’accesso alla propria casella email tramite sito web è cambiato. Per aumentare la sicurezza ora è richiesto l’inserimento di: nome utente , password e codice T-OTP. Quest’ultimo si ottiene dopo essersi registrati ed attivati sugli appositi portali, aver installato un’apposita App sul telefonino, come spiegato di seguito. “[…] Time OTP. E’ un servizio di autenticazione a due fattori: uno statico + uno dinamico per aumentare il livello di sicurezza dell’accesso alle applicazioni.
MOTP: la password di accesso all’applicazione è data dalla combinazione di due elementi: un PIN (5 caratteri) e una OTP (8 caratteri), ricevuta via SMS e utilizzabile una sola volta entro 5 minuti dalla ricezione.

T-OTP: dopo aver inserito l’username l’applicazione richiede un codice ( 6 caratteri ) al posto della password o in aggiunta alla password di posta elettronica. Il codice è generato dall’app authenticator precedentemente attivata sullo smartphone. L’utilizzo dei servizi prevede la registrazione, la registrazione al servizio è confermata da un SMS con il PIN che deve essere conservato e utilizzato per comporre la password nei casi di MOTP. […]”

Per essere efficace il codice T-OTP deve variare ad ogni utilizzo (analogamente a quanto accade per l’accesso ai portali della banca) ed un nuovo codice si ottiene… utilizzando l’App sul telefonino, la cui indisponibilità era il motivo che faceva optare per la webmail.

Ad oggi richieste informali di un sistema per risolvere l’impasse sono rimaste lettera morta.

Attendiamo fiduciosi…

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Trento, 22/10/18

IL COORDINAMENTO AREA NORD