Incontro 19 Gennaio 2018 – Esuberi e solidarietà espansiva
L’Azienda ha condiviso con le OO.SS., documenti per avviare una riflessione congiunta sull’attuale situazione ed ha chiesto la loro ‘’complicità’’, per avviare un percorso comune per affrontare le prossime sfide.
L’azienda ha annunciato che, il Piano Strategico verrà presentato il 6 marzo ma, ha preparato il terreno informando che il settore ha complessivamente perso un 30% di EBITDA e di ricavi.
In sintesi gli obiettivi che si propone l’Azienda sono:
A) Difendere i ricavi tradizionali aumentando la percezione della qualità del servizio verso il cliente Cunsumer e Business.
B) Wholesale difesa dei ricavi, maggior focus sui servizi non regolamentati aumentando l’efficacia commerciale. Poi è stato affrontata la gestione Piano Organici, ovvero delle uscite Volontarie attraverso legge Fornero e gli esodi incentivati oltre che l’Internalizzazione di Attività utilizzando il ricorso alle riconversioni professionali.
Chiaramente non poteva mancare il capitolo del Solidarietà Espansiva, per consentire a condizioni economiche sostenibili, l’inserimento di nuove professionalità.
Tutto questo oramai era già noto ai presenti a seguito di fughe di notizie su testate giornalistiche note ma oggi sono stati effettivamente ufficializzati i numeri.
Consistenti in Uscite Volontarie fino a 6500 Unità di cui , per l’Articolo 4 commi 1-7 ter Legge avvalendosi anche delle opportunità previste dall’art 1 comma 160 della legge 205/2017 per il solo 2018 e 2500 Esodi incentivati da offrire ai dipendenti che ne facciano richiesta con incentivo fino a 28 mensilità.
I destinatari della “fuga” sono coloro che, maturano i requisiti minimi per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei sette anni.
Invece la solidarietà proposta non più di tipo difensivo ma come tutti si aspettavano di tipo espansivo, consisterà in una riduzione oraria di 20 minuti al giorno dell’orario di lavoro.
Riduzione oraria che coinvolgerà tutto il personale TIM a partire da marzo 2018 a fronte di circa 2000 assunzioni da luglio dello stesso anno delle quali la metà saranno nuovi Tecnici on Field.
Come sempre al tavolo tutti oramai si dimenticano che ci sono tanti lavoratori che da anni aspettano il passaggio da part time a full time e che hanno notevole professionalità ed è giusta la loro ricollocazione in posti migliori.
Chiaramente anche per i soldi da restituire per il raggiungimento degli obiettivi della ex solidarietà difensiva, non è stato detto nulla e tantomeno in quella sede nessuno si è permesso di parlare su problemi concreti riguardo la spendibilità dei buoni pasto.
Il clima non è stato quello di rassegnazione agli eventi per imposizione aziendale ma è stato quello della ‘’complicità’’ da parte di qualcuno a collaborare con Confindustria nella direzione opposta di quella dei lavoratori.
Come CISAL COMUNICAZIONE questo sembra un piano per risparmiare costi anziché razionalizzare il personale
ecco perché:
1) Non si conosce e non si comprende che ruolo abbia la riduzione del personale nell’ambito del Piano Industriale 2018-2020 (ancora da ufficializzare);
2) La convenienza economica di chi volontariamente lascerà l’Azienda produrrà una depauperazione
dell’esperienze professionali e carenze sul presidio dei processi strategici non pianfificato in quanto adesione dei Dipendenti su base volontaria.
3) I Nuovi non possono rimpiazzare sic et simpliciter chi dopo 38 anni di esperienza lascerà l’azienda.
4) La formazione e riqualificazione sono chimere in quanto da una parte sono orientate a delle nicchie di Lavoratori e dall’Altra somministrati a pioggia (Corsi online) su tutti i 50.000 dipendenti.
5) Siamo sicuri che in Azienda non Vi siano le competenze e profili su Aspetti innovativi della Digital & Mobile ? O che la stessa non sappia chi siamo cosa facciamo e cosa possiamo fare.
6) 20 minuti di riduzione dell’orario di Lavoro giornaliero sono una provocazione.
Questo piano non lo condividiamo danneggia i lavoratori.
Cisal Comunicazione
Segreteria Nazionale TIM