Il 24 maggio 2018 si è tenuto l’incontro presso il Ministero del Lavoro sugli esuberi TIM.
Erano presenti, oltre al Ministero i rappresentanti di UNINDUSTRIA ROMA, ASSTEL, REGIONE LOMBARDIA E LAZIO.
Il delegato del ministero ha chiesto all’azienda di illustrare le motivazioni che l’hanno spinta a richiedere la apertura delle procedure di CIGS.
Il dott. Riccardo Meloni ha ripercorso le fasi precedenti e di come sono arrivati alla situazione attuale con la necessità di apertura delle procedure di CIGS. Il primo incontro in merito alle proposte di Solidarietà Espansiva si è svolto a Novembre per poi chiudersi il 13 Marzo scorso.
L’azienda nonostante i risultati positivi ha espresso la necessità di riorganizzarsi costantemente verso il progetto di DIGITIM, con la necessità di riorganizzare anche l’organico.
La procedura di CIGS è stata richiesta perché (secondo loro) non ci sono state ulteriori aperture.
Il dott. De Paoli ha ribadito che la solidarietà non risponde più alle necessità di trasformazione e sul percorso di digitalizzazione l’azienda non è più nelle condizioni di protrarre questa soluzione che non risolve il problema delle eccedenze.
La CIGS ha l’intento di riorganizzare e ridefinire i processi per sostenere le sfide del mercato in profonda trasformazione con la presenza di competitors che si ritengono molto aggressivi.
L’azienda ritiende che la CIGS per le eccedenze possa essere gestita come la precedente solidarietà, quindi ha definito 26 giornate complessive (N.d.R. già circolava il calendario) Il numero di personale escluso è salito di un ulteriore 4 % (nel 2015 era di circa il 28%), e la base quindi coinvolgibile è mutata. Per questo le giornate sono state calcolate in 26 gg.
In 12 mesi si consolideranno i processi di cambiamento, semplificate le strutture organizzative di staff ma anche le operative.
I 12 mesi sono quindi congrui per attendere il completamento del processo. Durante il periodo è probabile anche la rimodulazione in termine di re-distribuzione dei settori. Quindi saranno necessarie verifiche intermedie.
I processi che accompagnano la comunicazione di CASSA sono stati illustrati nel corso degli incontri in sede aziendale con delle SLIDES.
Al termine dell’intervento dell’azienda si è svolta la discussione molti hanno espresso numerosi dubbi e perplessità specialmente sul cambio proprietario, sullo scorporo della rete, sulla salvaguardia del perimetro occupazionale, sulla mancanza del rispetto del contratto di primo livello che hanno portato alla applicazione del regolamento aziendale e la mancanza di una contrattazione di secondo livello, oltre alla mancanza di un chiaro piano industriale. Le OO:SS si erano rese disponibili a trattare i temi sull’art. 4 legge Fornero e sulle uscite incentivate, ma non al ricorso della CIGS.
Al termine il delegato del Ministero ha ripreso la parola chiedendo di poter valorizzare lo strumento dell’incontro che il ministero mette a disposizione. Ha chiesto a ciascuno di fare la sua parte, con la speranza che i temi posti sul tavolo aprano una riflessione senza però che questi temi possano rappresentare un macigno.
L’INCONTRO E’ AGGIORNATO A GIOVEDI 31 MAGGIO.
La Cisal Comunicazione nella persona del suo rappresentante del coordinamento nazionale ha ritenuto di non intervenire ad esprimere opinioni in merito perché ha valutato interlocutorio il primo incontro e non ha partecipato alla solita passarella
teatrale sul Red Carpet fatto da altri… Restano dubbi sulla procedura di cassa integrazione, rispetto alle normative di legge, se saranno confermate ci riserviamo sviluppi… Nei prossimi incontri, durante la discussione vaglieremo tutte le opzioni che verranno messe sul piatto della contrattazione e valuteremo dando anche suggerimenti al fine di scongiurare ulteriormente decisioni che possano danneggiare nuovamente e ulteriormente i lavoratori.
Noi siamo una organizzazione autonoma, non tentiamo di esserlo.
Noi siamo Cisal Comunicazione
Coordinamento Nazionale e Rsu TIM