Ormai siamo alla frutta
Ormai siamo alla frutta..
Cui prodest … alimentare un clima di avvelenato allarmismo e serpeggiante ricatto dal sapore vessatorio?
Ogni giorno, l’Azienda, ci ricorda che i Lavoratori devono ringraziarLa per avere la fortuna di continuare a svolgere l’attività lavorativa e ricevere il salario mensile. Non sono constatazioni iperboliche né esagerate se mettiamo in fila gli ultimi avvenimenti:
1) Disdetta unilaterale del Contratto Aziendale di II° livello (che bontà loro la triplice ed i soliti noti non rinnovavano dal lontano 2008) con contestuale formalizzazione di ipotesi di variazioni molto discutibili sul piano organizzativo e border- line con le cogenti norme legislative in vigore. (forse con tracotanza o ignoranza?);
2) Pressioni inimmaginabili di attuare alcune modifiche all’accordo Aziendale come se fossero già in vigore: fruizione delle Ferie entro l’anno ed ancora il pasticcio del monte ore delle Ex Festività , di cui per decenza, non accenniamo!! Per limitarsi alla stretta attualità.
3) Paventare una probabile implementazione di un orario di lavoro Multiperiodale tirando il “sasso” della flessibilità e nascondendo la “mano” del Lavoro a Cottimo (non consentito dalle norme in vigore in questo ambito).
4) Spauracchio del Job Center/Demansionamanto : calderone e girone infuocato per i lavoratori di un Dio minore, ma di converso ghiotta opportunità per i soliti noti, fortunati accoliti, del solito club:____________(lasciamo ad ognuno la libertà di riempire lo spazio bianco).
5) Inoltre – ma non meno importante- in queste giorni si assiste alla diffusione del Codice Disciplinare ed Informativa personale, che con calcolata tempestività, ricorda al Lavoratore gli artt. 45,46 e 47 del CCNL delle TLC riguardanti i provvedimenti disciplinari le relative sanzioni fino alla descrizione dei motivi che generano il licenziamento. Per ironia del destino alcune condotte del Codice disciplinare come : “Alterazione dei risultati , performance o informazioni per beneficio proprio e/o di terzi..omississ.. calzano perfettamente al middle e Top Management attuale che tanto si adopera per “addomesticare” i dati inerenti gli obiettivi, gare , Canvass, MBO ecc. ecc..
In sintesi si continua a distruggere e mortificare il buon senso sull’altare di una contrazione dei costi e degli oneri scaricando sui lavoratori sacrifici e responsabilità oltre che incompetenze che devono essere ricercate (soprattutto) altrove.
Ricordiamo al Management, che l’attuale stato è figlio di anni di dissoluta gestione e distruzione sistematica del valore aziendale che non può essere pagato solo dai Lavoratori già soggetti a regime di Solidarietà.
Attendiamo dal vertice un piano industriale serio concreto fatto di idee iniziative solidi ed efficaci dove i ritorni siano superiori ai costi sostenuti per implementarli, questo esercizio elementare oggi è tutt’altro che banale (vedi Iperself o Reperibilità/Straordinario); Serpeggia il sospetto che probabilmente tutto sia orientato ed abbia 55 milioni di motivi.
Inoltre Cisal Comunicazione con senso di responsabilità sostiene ed ha sempre sostenuto che il minestrone non sempre è buono con le verdure che si hanno, infatti attendiamo da anni il ricambio generazionale dei posti di responsabilità ed una profonda riorganizzazione adeguata agli obiettivi che si vogliono raggiungere, a tal proposito non si è mai compreso lo stato di INTERNALIZZAZIONE dei processi e le ricadute ed efficienze raggiunte: ciò sembra essere un mistero come la formula dell’arcanum!!!.
Distruggere la motivazione dei lavoratori, il loro riconoscersi nei valori Aziendali, chiedere ed imporre sacrifici e rinunce di diritti acquisiti, equivale a potare la pianta fino minacciare la propria esistenza.
La Nostra Organizzazione come sempre vigilerà ed è pronta ad forme di lotta legali e non convenzionali che le circostanze richiederanno.
Roma, Ottobre 2016
Segreteria Nazionale Tim
Cisal Comunicazione