Permessi individuali retribuiti e flessibilità in ingresso
Con la modifica della flessibilità d’ingresso in tante sedi a livello nazionale si sta registrando un incremento dei ritardi di pochi minuti.
Dalle segnalazioni dei lavoratori, tali ritardi se pur in minima quantità in un mese, sono su indicazione dell’azienda fornita ai responsabili, trattati come assenza ingiustificata ed oggetto di particolare attenzione.
Ai lavoratori è proposta la soluzione per sanare la criticità con la copertura dei permessi individuali che però sono condizionati dalla frazione minima dei 30 minuti.
Per quanto anticipato, sono purtroppo ipotizzabili i rischi ai quali sono esposti i lavoratori per cause che, la maggior parte delle volte non riconducibili direttamente a loro ma al traffico, al parcheggio ed ad imprevisti\eventi non programmabili.
Purtroppo tutto a questo si aggiunge la riduzione del monte ore dei permessi individuali da 44 ore a 32 a seguito della disdetta del contratti integrativo, creando non poche difficoltà quest’anno ma in previsione maggiore nel prossimo.
Oltre tutto ciò, con la riduzione della flessibilità in ingresso in molte sedi a livello nazionale si stanno amplificando altri fenomeni già evidenziati per gli operatori con timbratura in postazione, nello specifico ad orario base di ingresso ed uscita, coloro che sono soggetti all’utilizzo di ascensori attendono più di una corsa per raggiungere l’uscita o la postazione, specialmente in quelle sedi con le sale ubicate ai piani più alti degli edifici.
Crediamo vivamente che quanto oggetto di questo comunicato abbia realmente bisogno della dovuta attenzione aziendale sia per la verifica amministrativa che logistica.
La prima relativa ai permessi a taglio minimo di 30 minuti che, se utilizzati per coprire\giustificare pochi minuti di ritardo a posteriori, fanno si che l’azienda “guadagna” da tale giustificazione. Tantomeno si può obbligare un lavoratore in servizio su sedi disagiate ad attendere la fine del permesso o per strada o in macchina.
Invece per quanto riguarda il problema relativo alla flessibilità in ingresso, la valutazione delle sedi prescelte dovrebbe considerare anche la mappatura della popolazione\settori in relazione all’ubicazione ai piani.
La CISAL COMUNICAZIONE invita l’Azienda a considerare quanto anticipato e nel caso specifico dei ritardi in ingresso ad effettuare modifica alla norma in modo da introdurre gli opportuni conguagli a fine mese a multipli di mezz’ora a favore dei lavoratori, considerato che la fruizione a mezz’ora nasce per scaricare i punti delega da continue incombenze di ingresso dei permessi presentati in forma cartacea e relative quadrature che oggi non ci sono.
Roma, Novembre 2017
Cisal Comunicazione
Segreteria Nazionale TIM