UN TITOLO AZIONARIO è UNO STRUMENTO DI INVESTIMENTO CON LIVELLI DI RISCHIO LEGATI AL MERCATO ED ALL AZIENDA EMITTENTE ; in particolare l Azione Telecom Italia è connotata , in linea col comparto TLC Europeo , da una fragilità, che rende critica la tenuta delle quotazioni , nel caso di shock esterni , che creano turbolenza gia in generale nel mercato azionario.
Ad oggi, già i dipendenti che detengono azioni derivanti dall’ adesione ai precedenti PAD , soffrono rilevanti perdite, ed il titolo oggi è a valori compresi in oscillazione tra i liveli 2012 e quelli pre acquisizione Telefonica, che determinarono un rally del titolo importante .
La riproposizione del PAD nelle stesse modalità, 2020 , dimostra la leggerezza , e magari l ascolto di sirene di associazioni (per le quali proporremo in sede Parlamentare una riforma che preveda almeno un soggetto apicale abilitato nella trattazione di investimenti finanziari e con ovvia conoscenza dei Mercati finanziari) , il cui risultato è fare investire denari propri dei dipendenti ed esporli a rischi e perdite, senza il preventivo esame TEST MIDIF , obbligatorio per qualsiasi istituzione finanziaria che solleciti investimenti a soggetti non professionali o grande pubblico che dir si voglia . Non capiamo come l Azienda, con una prestigiosa tradizione di Investors Relations , oltre che controllante di un proprio operatore finanziario Telecom Finance SA Lussemburgo, non si sia preoccupata di profilare i dipendenti interessati preventivamente secondo MIFID, in modo da consentire (come da legge) l’ investimento azionario solo a soggetti dalla profilatura idonea al rischio del investimento azionario .
Riteniamo che , l Azienda debba operare una riflessione , in occasione della presunta sospensione del PAD 2020, che deduciamo dalla rimozione dalla Intranet Aziendale probabilmente a seguito dell’ attuale shock delle quotazioni azionarie.
Cisal Comunicazione ritiene che, si debba cambiare il modello d’incentivazione partecipativa , in modo che sia una circostanza positiva, e non di rischio , come il modello Intesa Sanpaolo ( modello di riferimento) , ove in sintesi viene assegnata gratuitamente , una dotazione minima di azioni a tutti i dipendenti. Per tale modello si ritiene che la forma migliore sia conferire, su base volontaria, tali azioni ad un fondo fiduciario dipendenti ad hoc costituito (con le idonee requisitazioni CONSOB per le SIM a livello professionale abilitativo) , e sempre con ovvia facoltà di trasferire i titoli presso proprio conto titoli.
Qualora l Azienda invece voglia permanere nell’ attuale modello, non si vede altra soluzione, che introdurre la MIFID, quale strumento di legge per gli investimenti finanziari rivolti al normale investitore non professionale , quale si configura in questo caso il dipendente Telecom Italia, onde anche evitare i rischi di dover rifondere perdite , a partire da quelle già subite dai precedenti PAD vista l assenza del test MIFID.

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Roma 30/06/2020

Il Segretario C.S.
Dr. Roberto Prenesti