Il 27 gennaio u.s. ha avuto luogo un nuovo incontro, relativamente al “progetto torri” avviato da Wind, che comporterà la creazione di una società – denominata “Galata” – nella quale confluiranno 6.000 torri di trasmissione su tutto il territorio nazionale. In una prima fase, l’Azienda manterrà il 100% di Galata, per poi cederne in un secondo momento il 90% (con un contratto di almeno 15 anni), a una società già specializzata nel settore.

Al momento, in corsa per l’acquisto sono rimaste Abertis, EiTowers ed il consorzio F2I\Providance. Nel corso dell’incontro del 27 gennaio, Wind ha dichiarato che i proventi dell’operazione verranno utilizzati esclusivamente per abbattere il debito societario, dando respiro a un futuro piano di investimenti. I siti che rientreranno nella vendita, ha inoltre spiegato l’Azienda, sono stati scelti in modo equo sul territorio in modo da creare una suddivisione imparziale tra aree urbane, rurali e suburbane. Delle 100 unità di personale che Wind prevedeva di immettere in Galata – con inserimento volontario da parte del lavoratore – ad oggi sono 62 i dipendenti che hanno accettato il trasferimento.

Per loro, come per gli altri che aderiranno, Wind ha assicurato un piano di occupazione obbligatoria per almeno 5 anni, che si traduce nella garanzia di mancato licenziamento per il termine prefissato.

Alla base di questi dettagli, Cisal Comunicazione intende focalizzare due punti cardine:

• Wind dovrà mantenere, da qui al termine delle operazioni che porteranno alla nascita effettiva di Galata, inalterato il criterio di volontarietà del passaggio da parte del lavoratore nella nuova società, così come peraltro assicurato dall’Azienda stessa.
• Il passaggio dovrà avvenire senza intaccare i diritti – sindacali, normativi, ecc. – già acquisiti dal lavoratore.

Cisal Comunicazione, pertanto, continuerà a monitorare la situazione affinché sia garantita la trasparenza dell’operazione posta in essere da Wind.

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