Non solo è stato introdotto l’“Elemento Retributivo Separato” una nuova voce della retribuzione che, in quanto, elemento retributivo separato, “non rientrerà mai nel calcolo di nessuna voce retributiva del lavoratore”, ma qualcuno ha messo in atto l’assorbimento del sovraminimo a seguito dell’aumento contrattuale previsto dall’accordo di programma firmato dai soliti noti…
Alcuni lavoratori visionando oggi la busta paga hanno trovato l’assorbimento del sovramimino individuale
oppure di quello collettivo.
Praticamente un aumento contrattuale di zero euro.
Nel primo caso tutti coloro che avevano un assegno ad personam hanno riscontrato variazioni di due voci
in testa alla busta paga corrispondenti al minimo contrattuale e quello dell’assegno citato, per
un’operazione a saldo zero.
Purtroppo di questa casistica sono stati vittime tutti coloro con “finti assegni di merito” ricevuti a compensazione delle differenze dei minimi di stipendio a seguito dell’accorpamento dei livelli (ex C‐D e E‐F).
Invece, coloro che hanno riscontrato variazioni del sovraminimo collettivo, nella maggior parte dei casi
avevano ricevuto in un passato molto remoto un assegno ad personam accorpato in detta voce.
Chiaramente l’azienda, per entrambi i casi, non ha caricato l’aumento previsto già nel mese di gennaio
come previsto dall’accordo precedentemente citato.
Dobbiamo prendere atto che TIM sta cambiando nel suo modo di agire, ed oggi propone come hanno già
fatto altre aziende, un assorbimento del sovraminimo individuale e\o l’assorbimento di assegni ad
personam.
In merito ai casi citati, la giurisprudenza oramai consolidata, ritiene non riassorbibile un assegno
individuale oramai da considerarsi stipendio, mentre per quelli meno datati consigliamo di verificare se
sulla comunicazione della meritocratica è riportata la dicitura o qualcosa di simile che presuppone che
possa essere assorbito.
Per quanto riguarda l’assorbimento relativo agli assegni ad personam a compensazione dei minimi di
stipendio dell’epoca, riteniamo che l’operazione è probabilmente un abuso.
Detto quanto sopra, per tutte le casistiche, CISAL COMUNICAZIONE mette a disposizione il proprio staff
legale per ogni eventuale verifica, rivendicazione e necessità.
Ricordiamo che il caos è nato da una trattativa “lampo” già studiata a “tavolino” durata solo qualche ora,
con il risultato così tanto decantato da “qualcuno” corrispondente ad un’elemosina in termini economici e
che alla luce degli ultimi avvenimenti è da considerare una vera e propria presa in giro dei lavoratori.
Noi siamo una Organizzazione Autonoma,
non tentiamo di esserlo!!
NOI SIAMO CISAL COMUNICAZIONE.
Roma, Febbraio 2018
Segreteria Nazionale TIM