Dopo la grande mobilitazione che ha visto il “No” prevalere in modo chiaro e deciso, è calato un apparente silenzio. Ma dietro questo silenzio, serpeggiano dubbi e voci che cercano di minimizzare il risultato ottenuto. Si parla di una presunta insufficienza, del fatto che solo il 37,30% (dati forniti dall’azienda) dei lavoratori abbia aderito allo sciopero, come se questo fosse un segnale di debolezza. E intanto, le risorse destinate al rinnovo del contratto restano invariate, con la possibilità di aggiungere solo qualche spicciolo agli importi proposti, diluiti nell’arco di tre anni…

Di fronte a questo scenario, la domanda è inevitabile: cosa fare? Accettare passivamente ciò che ci viene offerto, rinunciando a chiedere ciò che è giusto, o continuare a lottare per ottenere condizioni migliori? C’è chi insinua che questa potrebbe essere l’ultima occasione di negoziazione, che questo contratto potrebbe segnare la fine della battaglia. Ma davvero possiamo crederci? O piuttosto, non è forse vero che il contratto dei giornalisti, ben più corposo, è ancora in attesa e dipende proprio dalla firma di questo accordo? In questo contesto, la profezia di “Nostradamus” potrebbe avverarsi, ponendoci di fronte a una scelta cruciale…

CISAL Comunicazione non può accettare un rinnovo che ignori le legittime aspettative dei lavoratori. Non possiamo permettere che si continui a considerare le risorse attualmente stanziate come definitive, senza aprire uno spiraglio per una trattativa seria, equa e costruttiva. in questo delicato momento di confronto, anche il del ruolo del Rappresentante dei Lavoratori nel Consiglio di Amministrazione assume un’importanza cruciale. Non si tratta semplicemente di una figura simbolica, ma di un interlocutore chiave che ha la responsabilità di farsi portavoce delle istanze e delle aspettative dei lavoratori all’interno delle sedi decisionali. È suo “dovere” politico e morale promuovere il dialogo e far emergere, con determinazione e chiarezza, la necessità di rivedere le risorse attualmente destinate al rinnovo del contratto.

È fondamentale che il Rappresentante si attivi concretamente e con spirito costruttivo, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per sottolineare l’inadeguatezza degli importi proposti e per sollecitare una revisione che tenga conto dei reali bisogni dei lavoratori. Il confronto con l’Amministratore Delegato e i Consiglieri deve essere orientato alla ricerca di una soluzione che possa garantire condizioni dignitose eque per tutti. Il suo contributo potrebbe risultare essenziale per avviare un percorso di revisione sostanziale, che non solo rispetti i sacrifici fatti dai lavoratori, ma che sia anche in grado di fornire risposte concrete e adeguate alle legittime aspettative di chi contribuisce ogni giorno al successo dell’azienda.

In questo contesto, anche Rappresentante dei Lavoratori ha l’opportunità di dimostrare leadership e responsabilità, diventando protagonista attivo di un cambiamento positivo. È un momento cruciale, in cui la sua azione può fare la differenza e influire concretamente sul futuro delle trattative. I lavoratori hanno bisogno di figure che li sappiano rappresentare con fermezza e determinazione, ma sempre con l’obiettivo di costruire soluzioni condivise e che non compromettano i loro diritti e il loro futuro.

CISAL Comunicazione è certa di poter contare anche sul ruolo attivo del Rappresentante dei Lavoratori e sulla sua capacità di promuovere un dialogo efficace e costruttivo. La cosiddetta profezia di “Nostradamus”, che ci pone di fronte a un bivio, non deve diventare una realtà: da un lato l’accettazione passiva di un contratto inadeguato, dall’altro l’opportunità di attivarci con determinazione per ottenere ciò che spetta di diritto ai lavoratori. È una questione di scelte: il coraggio e l’impegno possono trasformare il corso degli eventi…

CISAL Comunicazione intende svolgere un ruolo centrale in questo processo, promuovendo un confronto che metta al
centro le esigenze reali dei lavoratori, affinché si possa raggiungere un accordo giusto, che rispetti i sacrifici e le
aspettative di tutti. Il tempo delle esitazioni è finito: ora è il momento di agire con fermezza e unità, per smentire la
profezia e costruire un futuro di equità e rispetto per chi lavora.

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Roma 11/10/2024

Segreteria Nazionale RAI
Cisal Comunicazione