Facciamo seguito a quanto accaduto in data 5 aprile, in cui l’azienda si è presa la briga, su Alitalia Loyalty, di chiedere, imporre, notificare per SMS, cambi d’operativo per giorno 5, 6, e 7, e relativa revoca di supplementare.
Ci chiediamo se parlare dell’azienda come datore di lavoro, o come “padrone”.
Perchè è evidente che chi dovrebbe essere datore di lavoro, si sente in diritto di fare dei contratti quello che gli pare. Per esempio di cambiare gli orari di lavoro senza il preavviso minimo dovuto.
E di fronte alla richiesta di noi RSU di una spiegazione plausibile, attendendoci una smentita, delle scuse, arriva invece superficialità, la presunzione di avere ragione anche oltre gli obblighi contrattuali.
Da padroni di altri tempi, insomma.
Riservandoci eventualmente di denunciare tali abusi agli organi competenti, diffidiamo l’azienda a persistere su tale atteggiamento, ricordando che il CCNL di settore prevede un preavviso minimo di 48 ore per variazioni eccezionali della prestazione lavorativa (art.26 comma 2), con preventiva comunicazione alla RSU, altro passaggio allegramente ignorato.

In pieno stile “padronale”.

Scarica il PDF

7 Aprile 2018
Veronica Rigiracciolo RSU SLC CGIL
Francesco Visca RSU CISAL COMUNICAZIONE