Oramai stiamo in piena campagna elettorale e qualsiasi argomento viene enfatizzato o contrastato da tutti gli attori gioco. Così nella confusione si erigono a paladini dei lavoratori i carnefici e diventano trasparenti quei soggetti  che  mettevano  in  evidenza  solo  le  azioni  andate  a  buon fine,  guardandosi  bene  da  portare  all’attenzione dei lavoratori le tante sconfitte.

Una strategia per distogliere l’attenzione dai tanti continui flop, come quello del PDR, cercando di sostituirli nella memoria dei lavoratori, con qualcosa di diversa origine e natura, associando impropriamente lo stesso nome. Ebbene quello prospettato\annunciato dopo le elezioni come PDR, non è altro che una concessione aziendale che se, non di natura diversa sarà tassato maggiormente rispetto ad un Premio.

Una mancetta elettorale ovvero “una disponibilità aziendale” di cui nessuno, conosce il valore e nessuno sa la forma e che di  fatto è un’altra  cosa.  L’unica  cosa  certa  è  che  l’erogazione  è  subordinata  alle  richieste  aziendali da inserire nel secondo livello predisposto con opportune armonizzazioni.

Un potenziale analogo “all’accordo di programma”, spacciato diversamente ai lavoratori che, non è stato altro che,  un  rinnovo  del  CCNL  con  40  euro  riassorbibili  10  ero  di  ERS  riassorbibili  e  120  euro  in  welfare  in  Telemaco, buoni benzina e buoni spesa, come vacanza contrattuale per tre anni.

Forse  qualcuno  sta  per  riproporre  nuovamente  il  verbale  di  convergenza,  considerando  che,  molte  cose  contemplate nello stesso, tipo le ferie, l’utilizzo delle EF ed il piano incentivante sono state già applicate. Qualcuno non ricorda che, nel predetto documento c’erano tante cose negative che qualcuno spacciava per positive, tra cui il multiperiodale per i tecnici ed i controlli.

Per evitare di trasformare quello annunciato come l’ennesima fregatura, è fondamentale che, dopo le elezioni, al prossimo tavolo siano cambiati gli equilibri per…

NOI SIAMO CISAL COMUNICAZIONE.. Le stelle stanno a guardare, forse è giunto di tempo di cambiare stelle…

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RSU CISAL COMUNICAZIONE