Pur in un momento così difficile, teso ed incerto continua l’opera senza senso di alcuni elementi che per l’ennesima volta operano con atti di vandalismo in azienda.
Registriamo ancora una volta, il consueto atto di vandalismo di personaggi non ancora identificati che nella giornata del 1 settembre hanno intasato per l’ennesima volta gli scarichi fognari utilizzati da tutti i Lavoratori, stavolta utilizzando delle monetine (a differenza delle precedenti dove lo strumento pare sia stato un accumulo esagerato di carta igienica).
Già in passato avevamo stigmatizzato questi comportamenti, che se riconducibili a “colleghi” risultano privi di senso e logica, nonché sintomo di assoluta inciviltà e mancanza di rispetto verso i numerosi colleghi che quei bagni utilizzato quotidianamente.
Come Cisal Comunicazione rivolgiamo l’ennesimo appello al buon senso e alla civiltà nei confronti dei lavoratori tutti; danneggiare parti degli immobili aziendali oltre che passibile di licenziamento senza preavviso nonché di denuncia formale, non trova senso e scopo nell’economia della situazione drammatica che i lavoratori almaviva stanno attraversando.
La tensione è alta e di questo ne siamo coscienti, ma indirizzare questa tensione verso questi tentativi inutili a noi pare controproducente, soprattutto perché non si riesce a capire quale possa essere il messaggio o la finalità dell’atto in se.
Invitiamo tutti i lavoratori a prendere le distanze (ma siamo certi non ci siano dubbi su questo) da queste azioni e se possibile dissuadere i colleghi dal porre in essere azioni simili se non peggiori.
Ci aspetta un altro lungo periodo di incertezze, l’accordo “salvifico” firmato il 30 maggio da cgil, cisl, uil e ugl continua a non dare risposte al futuro lavorativo di migliaia di famiglie, ad oggi i lavoratori continuano ad attendere sviluppi e seguiti alle decine di promesse e intenti a corredo di quell’accordo, ma tutto tace, non un’assemblea, non un comunicato che faccia chiarezza sulle diverse situazioni da “baratro”, come ad esempio tutti i lavoratori della commessa ENEL, che di hanno solo la chiusura definitiva della commessa a fine anno, senza parlare nello stesso periodo dei lavoratori della commessa TIM, per continuare a qualche mese di distanza con il rinnovo (peraltro assolutamente non certo) dei lavoratori della commessa WIND (oltre mille), questi sono i problemi ed argomenti sui quali bisogna ragionare, capire e risolvere.
Le monetine teniamocele per il futuro, visti i tempi e il mancato intervento di tutte le parti in gioco (primo fra tutti lo Stato Italiano), probabilmente potrebbero tornarci utili per scopi ben più nobili.
Salvo Montevago
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