La CISAL Comunicazione è sempre stata in prima linea contro le cessioni di ramo d’azienda ed i fenomeni che nel tempo, tali operazioni generano nel tempo, licenziamenti di tutto il personale che in qualche caso in origine, faceva parte di aziende solide e partecipate dallo Stato.
Purtroppo questa volta la nostra attenzione è rivolta ai lavoratori di Targa Fleet Management oggi interessati da procedura di licenziamento.
Ricordiamo che i lavoratori di tale società derivano da una cessione di ramo di azienda dell’allora Telecom oggi TIM, avvenuta nel 2001 e, nello specifico, del reparto della motorizzazione che gestiva gli automezzi della società.
Il gioco dei continui cambi gestione, hanno visto questi lavoratori passare da Telecom S.p.A. a Leasys S.p.A. per poi confluire nel Gruppo ACI Global S.p.A. e diventare Targa Fleet Management S.r.l (TFM).
In ACI Global i lavoratori di TFM sono stati oggetto a 4 procedure di mobilità, nel 2013 alla chiusura delle sedi periferiche con conseguenti trasferimenti e successivamente all’applicazione di contratti di solidarietà al 50%.
Crediamo che adesso, considerata la procedura di licenziamento avviata, serve un vero senso di responsabilità da parte del Governo verso questi lavoratori della Targa Fleet Management, oggi costola controllata al 100% da ACI Global con status di “società pubblica” che è indirettamente controllata da un Ente Pubblico non Economico.
La soluzione è sotto gli occhi di tutti perché, TFM è una delle Società controllate al 100% da AciGlobal, la quale a sua volta è interamente controllata da ACI Italia; addirittura alcuni Soci del Consiglio di Amministrazione di TFM rivestono ruoli non secondari direttamente in ACI Italia.
Ed è’ di questi ultimi mesi la notizia che a seguito della Riforma della P. A. del Ministro Madia, il Pubblico Registro Automobilistico passerà sotto il controllo del Ministero dei Trasporti; questo ha messo in fibrillazione ACI Italia e i dipendenti di ACI Informatica, ma il Ministro stesso si è impegnata pubblicamente dichiarando che non ci saranno licenziamenti.
Gli stessi dipendenti di Aci Global (che presenta una previsione di Bilancio molto più critica di TFM) hanno manifestato con un presidio sotto ACI Italia per essere successivamente ricevuti dal Presidente il quale ha rassicurato anche loro che non ci saranno ricadute occupazionali
La CISAL COMUNICAZIONE esprime solidarietà per i lavoratori di questa azienda ed alle loro famiglie ed invita la Politica e le Istituzioni ad intervenire per trovare una soluzione e proteggere l’occupazione.
Ufficio Stampa Cisal Comunicazione