In queste ore una moltitudine di Lavoratori del gruppo TIM sono paralizzati come l’asino di Buridano, ma la scelta, a differenza del noto somaro, non si manifesta tra due covoni di fieno di equivalente abbondanza, bensì tra due mali che irreversibilmente il proprio datore di lavoro gli elargisce.

1) Il primo covone di biada avvelenata consiste nel sistematico smantellamento di alcune conquiste economiche ed organizzative : meno ferie da fruire, contingentate e ridotte; meno 12 ore di EF; Superamento del mancato rientro in sede, derivanti dalla disdetta unilaterale del contratto di secondo livello.

2) Nel seconda mangiatoia troviamo un altro pasto venefico fatto di assenza di futuro; incrementi di produttività drogata da raggiungere ad ogni costo, disorganizzazione ed incoerenza degli obiettivi gestionali ed economici, assenza di un Piano Industriale che inverta la tendenza fatta solo di riduzione dei costi.
Ma la cosa che ci lascia sbigottiti è la tecnica con cui l’Azienda realizza tutto ciò: atti unilaterali; riscritture di regolamenti; sistematiche strategie del disagio (con la speranza che qualcuno butti la spugna ed abbandoni la nave) .
Come noto l’Asino di Buridano muore di fame ed inedia indeciso tra quale covone di biada alimentarsi, a questo punto la sensazione è che a furia di comprimere i costi e potare la pianta si stia segando il ramo su cui il vertice è seduto.
La Ns Organizzazione ritiene che sarebbe stato utile stabilire un patto con i Lavoratori: Vi chiediamo sacrifici temporalmente definiti ma ciò è indispensabile per un sano rilancio del Business Aziendale; invece il 75% dei Dipendenti del gruppo che hanno aderito allo sciopero del 13 Dicembre u.s. si sono sentiti mortificati con la consapevolezza che ciò serva solo al raggiungimento di obiettivi effimeri ed a ad un maquillage economico finanziario orientato ad privatizzare i profitti e socializzare le perdite.
Per dimostrare che quanto sopra non è una posizione ideologica , demagogica o astratta Vi invitiamo a riflettere su un aspetto e lo faremo anche con il Sig.re Ministro del Lavoro ed il Presidente dell’INPS a cui indirizzeremo una memoria in tal senso : come farà il Management a giustificare e sostenere l’aumento delle ore lavorate attraverso il meno 2 gg di ferie se vige il regime di solidarietà con la riduzione programmate di 23 giornate lavorative per l’anno 2017.
Forse perché la solidarietà pesa sulla fiscalità generale e sui lavoratori mentre la riduzione delle ferie coinvolge solo i lavoratori … e L’Azienda??? .

RICONFERMIAMO I NS SCIOPERI SINO AL GIORNO 3 FEBBRAIO 2017 DUE ORE A FINE TURNO.

Noi siamo un’Organizzazione autonoma, non tentiamo di esserlo!

NOI SIAMO CISAL COMUNICAZIONE

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Cisal Comunicazione
Segreteria Nazionale TIM