In data 8 luglio l’azienda ha convocato il Coordinamento Nazionale RSU con odg Commerciare overview ovvero per fornire la giusta informativa sulla riorganizzazione del settore commerciale. Nello specifico, l’azienda ha comunicato le strategie ed i cambiamenti riorganizzativi per rendere più competitiva TIM considerati i nuovi competitor e la perdita di ricavi.
Per l’azienda torna al centro dei suoi interessi il CLIENTE al quale si propone di offrire soluzioni vantaggiose e competitive, chiarezza sulle offerte oggi circa 1.500 e servizi innovativi ed unici fra i gestori, per quest’ultimi saranno fondamentali le collaborazioni con Netfix e Google.
Su quest’ultima ovvero Google ha tenuto a precisare che il progetto Green che coinvolge attualmente 500 lavoratori TIM è frutto di un accordo Commerciale e non Industriale per cui non vi sarà alcun passaggio di personale da TIM a Google.
La riorganizzazione di tutte e tre i rami del commerciale è già in atto e prevede azioni precise e presentate alla platea sindacale, dagli interventi inoltre è interessata la rete di vendita diretta, oggi composta da 13 negozi sociali, altri negozi monobrand e un mondo di multibrand.
Per i negozi, l’azienda ha intenzione di gestire le sovrapposizioni di area, rilanciare i monobrand e passare sotto retail gli ultimi negozi in carico a TIM.
Ai lavoratori dei negozi sociali, sarà data la possibilità di rientrare in Tim o sotto una nuova figura chiamata TIM LOCAL EXPERT o in posti resi vacanti a causa dell’esodo per isopensione previa valutazione da parte dell’HR.
Oltre all’argomento all’ordine del giorno, l’azienda ha comunicato che il prossimo stipendio sarà corrisposto il giorno 24 luglio e che nei prossimi incontri si parlerà di lavoro remotizzato, sedi e rientri.
A seguito dell’intervento di CISAL COMUNICAZIONE allegato al presente comunicato l’azienda ha fatto presente che, le frodi sono state scoperte grazie alle azioni da Lei messe in atto e quindi hanno inciso sui dati\diminuzione dei ricavi, inoltre l’azienda ha fatto presente anche che nonostante registrerà una perdita economica di milioni di euro ha deciso di bloccare anche tutti i servizi CSP che sono stati fonte di addebiti per clienti e dipendenti, tali addebiti erano anche una delle fonti principali di disaffezione e malcontento.

INTERVENTO DI CISAL COMUNICAZIONE
Oggi abbiamo ascoltato un discorso di Telecom Italia Mobile di altri tempi, quando non si inseguiva l’offerta al massimo ribasso, ma si curava realmente il marchio, la qualità offerti ed i servizi innovativi e dove i negozi sociali e precisamente quelli a noi affiliati (monobrand) erano differenti da tutti gli altri, praticamente un altro pianeta.
Per cui una presentazione è stata apprezzata sperando che nella messa in opera il progetto presentato non venga stravolto e che venga realizzato con gli uomini giusti nei posti giusti e senza nessun condizionamento da parte di terzi.
Per quanto riguarda i dati chiediamo se hanno tenuto conto anche di fenomeni come l’ultima frode messa in atto da diversi lavoratori che hanno generato una falla importante nel bacino dei clienti. L’azienda sta richiedendo ai lavoratori un maggiore impegno, in quanto costiamo di più degli altri gestori come offerte commerciali e questo va compensato con un servizio buono nella risposta al cliente e quindi la necessità degli ultimi accordi condivisi con altri e non sottoscritti da CISAL COMUNICAZIONE.
Tutto questo per evitare che i clienti “ABBANDONANO TIM” per altri gestori, migrazioni che come da ultima frode nei confronti dell’azienda sono anche riconducibili con numeri elevati a diversi lavoratori che probabilmente operavano da tempo a danno dell’azienda.
Parte di un danno che rientra in quelle richieste aziendali (basati su dati sfalsati) che sono state compensate dagli accordi che CISAL COMUNICAZIONE non ha sottoscritto.
CONSIDERAZIONE
Nell’ultimo periodo sono stati sottoscritti alcuni accordi da diverse OO.SS. tranne che da CISAL COMUNICAZIONE a seguito di cali di ricavi attribuibili a clienti migrati verso altri gestori. Praticamente i dati analizzati comprendono le frodi (tra queste l’ultima con 1.200.000) e non sono colpa del servizio offerto e tantomeno dei lavoratori, i quali oggi gravati da strumenti potenzialmente di controllo che qualcuno ha ritenuto necessario e che tutte le altre OO.SS. hanno avvallato.

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Luglio 2020
Coordinamento Nazionale TIM
RSU