Il 4 agosto 2022 si sono incontrate in videoconferenza la Società Almaviva Contact S.p.A. e la Segreteria Nazionale Cisalcom a seguito dell’avvio della CIGS (D. Lgs. 148/2015 e s.m.i) il 6 giugno 2022, una volta conclusa la procedura di legge il 4 luglio 2022 con verbale di mancato accordo in sede istituzionale.
La Società ha ribadito la necessità del ricorso alla CIGS evidenziando il calo progressivo dei volumi di attività e di conseguenza del fatturato (solo sui servizi “inbound” – 68,1% in 10 anni), accelerato negli ultimi due anni dalla perdita di clienti di grandi dimensioni come indicato nelle premesse del Verbale di CIGS del 4 luglio u.s.
Cisal Comunicazione, pur prendendo atto di quanto esposto dalla Società, ha ritenuto di non poter addivenire ad un accordo ed ha dichiarato di non considerare quale soluzione definitiva e strutturale il solo ricorso alla CIGS se non accompagnata da ulteriori elementi che consentano la salvaguardia dei perimetri occupazionali richiedendo tra l’altro l’apertura di specifici tavoli istituzionali.
Nello scenario descritto Almaviva Contact – nei suoi ambiti di responsabilità – vuole continuare a contribuire alla salvaguardia dei livelli occupazionali, utilizzando per il momento lo strumento della formazione continua che – seppur non risolutivo – può svolgere un ruolo importante in una prospettiva di medio termine.
Al tal fine Almaviva Contact si è resa disponibile a avviare un nuovo progetto di riqualificazione verso profili IT ad alta riconoscibilità di mercato sul modello di quello condotto a Palermo nel 2019, volto a consentire al personale indicato – che vorrà aderirvi su base volontaria – di arricchire le proprie conoscenze ed acquisire competenze informatiche ed aumentare la propria occupabilità attraverso percorsi formativi mirati di reskilling/specializzazione su nuove attività che per natura e complessità richiedono un investimento importante, sia da parte della Società che da parte del dipendente coinvolto.
Cisal Comunicazione, facendosi carico della responsabilità di dover difendere sempre il lavoro, e di conseguenza i lavoratori, non si è sottratta, e mai lo farà, al confronto con l’azienda/e accogliendo di buon grado, e anche con entusiasmo, il progetto di formazione ritenendo che la salvaguardia del lavoro possa sempre passare da progetti di ricollocamento delle risorse attraverso appositi, strutturali, e magari consolidati processi formativi delle risorse a disposizione delle aziende nell’ottica di una loro ricollocazione sempre a passo con le esigenze del mercato del lavoro e delle sue evoluzioni continue.
SEGRETERIA NAZIONALE