In data odierna è stato convocato il Coordinamento Nazionale RSU con il seguente ordine del giorno:
Interventi e strumenti a supporto dell’assetto attuale del Gruppo TIM.
Visto che il nostro A.D. si sta adoperando a dividere l’Azienda per aumentarne il Valore, (qualcuno è solito dire che il maiale vale di più se venduto a pezzi che intero) noi di Cisal Comunicazione abbiamo messo all’opera i nostri aruspici per prevedere l’esito dell’imminente Accordo.
Le Montblanc son già state caricate d’inchiostro per l’occasione.

INTERVENTI E STRUMENTI
1. Ammortizzatori Sociali o CDE;
Nel gioco delle parti sarà “minacciata” una Cassa Integrazione a ZERO ORE oppure licenziamenti collettivi per chiudere con una CdE PESANTE di 4 gg al mese.
Del resto, come è stato ribadito sia dall’AD che dal Capo del Personale, si dovrebbe andare in continuità, utilizzando gli stessi strumenti del passato (CdE) probabilmente non più spalmata ma differenziata sulle diverse entità (NetCo, Tim Enterprice, Consumer), in funzione della loro sostenibilità o strategicità del settore.
E’ probabile che gli esclusi dalla CDE saranno 7/8 mila, compresi ovviamente tutti i 600 e passa DIRIGENTI.
Il ricorso ad una CdE PESANTE è ineludibile a causa delle scellerate gestioni degli ultimi anni e dei disastrosi risultati di un middle management “miope” e inamovibile che, nelle varie “Cascade”, fino a qualche mese fa perseverava a dire: “TUTTO VA BENE”!

2. Esodi incentivati e Scivoli.
Per ciò che riguarda gli Esodi, l’azienda sta chiamando coloro che hanno manifestato interesse ma le offerte sono esigue per chi ha lontano il traguardo. Esempio: livello 5 a cui mancano 9 anni – 150.000€.
Per quanto riguarda gli Scivoli, l’Azienda dovrebbe replicare il precedente Accordo per Vecchiaia (probabilmente allargato anche all’anzianità), ottenendo un alleggerimento del Costo del Lavoro e permettendo il ritorno alla VITA REALE a tanti colleghi.

3. Lavoro Agile ‐ Cosa proporrà l’Azienda ai Confederali per concedere agli occhi dei dipendenti una Vittoria alla NapoleTone.
Alcune categorie continueranno a lavorare in presenza come del resto hanno fatto durante il Coronavirus e per logica quelle meno impattate dalla CdE (Tecnici, Progettisti, ecc.). Per tutti gli altri saranno concessi 3 gg. a settimana. consentirebbe all’Azienda di risparmiare (ridurre ulteriormente il numero delle sedi, costi ad esse collegati, ecc.) e ai Dipendenti di compensare, in minima parte, la perdita di RAL per CdE (qualità Vita/Lavoro, carburante, e spese varie).

4. Cancellazione del Buono pasto per i giorni in Lavoro Agile.
Non sarà decurtato il Buono Pasto in Agile.
Se così non fosse si dovrebbe procedere con la decurtazione nei confronti dei Dirigenti che non avendo la CdE ‘’dovrebbero lavorare in presenza ma che in verità spesso rimangono a casa’’.
Per puro esercizio di retorica… Cosa avrebbe potuto fare l’Azienda?
Dire le cose come stavano già anni fà’, concordando apertamente ciò che era necessario fare, e non dietro le quinte con la trilaterale; proporre uscite incentivate adeguate ai reali costi della vita e alla necessaria copertura contributiva; rendere effettiva la conciliazione vita‐lavoro per chi rimane (possibilità di lavoro agile 5/5 a richiesta); cambiare il c.d. “middle” management valorizzando i colleghi che hanno il coraggio di pensare e confrontarsi con le “grandi” prime linee, anziché i “signor si, signor padrone”, pronti a cambiare “idea” ogni qualvolta cambia l’A.D. e la sua Corte.

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Roma, 27/07/2022

per la Segreteria Nazionale
Cesare De Septis