Lo scorso 29 settembre si è tenuto un incontro tra l’azienda e i rappresentanti sindacali del lazio avente all’ordine del giorno:

1. Illustrazione delle recenti modifiche organizzative – OdS 8/9/2020
2. Attuazione accordo Customer Care 11/6/2020
3. Varie ed eventuali

Per  quanto  riguarda  il  primo  punto  l’azienda  ha  apportato  delle  modifiche  all’assetto  organizzativo  spostando la funzione CT.NDC da Chief Tecnhology & Information Office a Chief Operations Office, al netto  delle  componenti  che  si  occupano  di  rete  core,  della  gestione dei servizi audio‐video, di  Network  Management System, dell’IT Application Monitoring e del Transport Operation.
In questo modo si è inteso definire gli ambiti in cui i due assetti seguono una logica per cui a CTIO vanno le responsabilità su innovazione, evoluzione delle architetture tra rete ed IT, la progettazione e la messa in opera delle reti core e del trasporto a livello nazionale e l’ambito di Information Technology mentre a COO va sostanzialmente attribuito l’onere della rete  di accesso e del  trasporto  Metro  Regional,  del  delivery,  dell’assurance, della surveillance, del supporto specialistico e della gestione degli aspetti logistici. L’azienda ha tenuto a specificare che la situazione soprattutto per quello che attiene ai movimenti delle persone è comunque ancora “fluida” e potrebbe portare ad aggiustamenti nel corso dei prossimi mesi soprattutto per alcune determinate professionalità e soprattutto che in nessun modo queste modifiche organizzative vanno interpretate come segnali legati ad ambiti esterni all’azienda (leggi FIBERCOP e RETE UNICA).
Sempre in questo ambito è stato comunicato che i colleghi operanti nel ex DAC (ora CDA) anche se transitati in COO fino a fino anno svolgeranno attività in continuità con quanto fatto fino ad oggi e dall’anno nuovo cominceranno ad integrare nuove attività provenienti dalla nuova organizzazione per le quali riceveranno adeguata formazione.
Per ciò che attiene il punto 2, ovvero l’attuazione dell’accordo dello scorso 11 giugno, la delegazione aziendale ha fornito una serie di numeri relativi ai “finanziamenti” derivanti da job posting x TOL e TOF, che non sono riusciti a colmare i bisogni presentati a giugno, ed ad alcuni incrementi orari del 25% tra il personale del custumer care e del partner care anche questi ancora lontani dagli obiettivi previsti.
Dal tavolo è arrivata la richiesta di evidenza sugli effettivi passaggi di livello e passaggi di incremento orario previsti dall’accordo ma l’azienda non ha inteso rispondere rimandando in pratica la questione al tavolo nazionale.
Per le varie ed eventuali è stato presentato dal responsabile del NOC Roma Daniele Nutini la costituzione del gruppo Technical Support, definito trasversale rispetto agli altri 4 già esistenti, che ha come obiettivo la diminuzione dei tempi di risoluzione dei disservizi attraverso una “specializzazione” del primo livello di supporto e il supporto dell’intelligenza artificiale.
Proseguendo con le varie è stato fornito un aggiornamento sulla situazione dei negozi sociali, che dovranno passare alla 4G Retail, e dei relativi addetti che dovranno essere ricollocati in altri ambiti.
È stato comunicato dall’azienda che la chiusura del negozio di Fiumicino, anche per lavori programmati dalla società Aeroporti di Roma oltre che per lo scarso afflusso di clientela dovuto all’emergenza Covid, vedrà una accelerazione sulle tempistiche e che le risorse, già ridistribuite sugli altri negozi di Termini e Liegi, verranno presto colloquiate individualmente dalla linea per trovare con loro una soluzione soddisfacente; la figura professionale che verrà proposta è quella del Local Expert, con portafoglio clienti da implementare e auto sociale in condivisione ed incentivi individuali.
Da ultimo Relazioni Industriali ha dato alla delegazione sindacale informazioni sull’andamento della survey proposta dall’azienda ai lavoratori di TIM in tema prosecuzione del lavoro agile fino a dicembre e sulle intenzioni per il 2021; in pratica la partecipazione si è attestata tra l’80% e il 90% e i colleghi che hanno espresso la volontà di rientrare in servizio presso l’ufficio dovrebbero essere una quota molto bassa. Quanto prima verranno forniti tempi e modalità per chi intende rientrare sempre tenendo presente che il governo potrebbe comunque prorogare lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021 saltando così di fatto quello che è il “periodo transitorio” illustrato sulla survey.

Cisal  Comunicazione  è,  come  sempre,  a  fianco  dei  lavoratori  più che mai in questo momento post‐covid19 mettendo a disposizione coraggio e professionalità per la tutela della salute e del lavoro di tutti noi.

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Le RSU TIM di Cisalcomunicazione
V. Napoleone
G. De Maria
R. Borelli
C. De Septis
G. Polselli