TIM – Loro festeggiano, noi no

Il 17 maggio 2021 è stato firmato al Ministero il nuovo contratto di espansione, CISAL Comunicazione non ha sottoscritto l’accordo.
Mentre le altre OO.SS. festeggiano per il riutillizzo del predetto strumento, CISAL Comunicazione ritiene lo strumento un altro duro colpo alla retribuzione dei lavoratori.
Nel nuovo CDE rispetto al precedente accordo, sono quasi triplicate le giornate di assenza dal lavoro e sono stati avvalati con la sua sottoscrizione anche alcuni precedenti pericolosi ovvero la trasformazione di parte dei giorni di assenza in giorni di formazione senza riconoscimento del buono pasto e le assunzioni in altra azienda del gruppo dove non è applicata la CDE. CISAL Comunicazione durante l’incontro, ha ritenuto opportuno quantomeno proporre alcune clausole da integrare all’accordo, in ottica trasparenza e correttezza, relativamente all’assegnazione dei livelli superiori ed alla trasformazione dei contratti part time in full time chiedendo opportune e certificate graduatorie per gli aventi diritto così da fugare ogni dubbio su un utilizzo improprio del predetto strumento, oggetto in passato di segnalazioni dei lavoratori.
Anche in merito alle assunzioni, CISAL Comunicazione ha proposto la staffetta generazionale a carico degli ex lavoratori in caso di assunzione di parenti o in altrenativa, evitando qualsiasi dubbio sulla correttezza delle operazioni, il veto all’assunzione dei parenti degli ex lavoratori o dei lavoratori attivi. Purtroppo, quanto proposto dalla nostra O.S. non è stato recepito dal Ministero, mentre su proposta aziendale sono state incrementate le assunzioni in TIM di 50 unità, 30 nel 2021 e 20 nel 2022.
CISAL Comunicazione ha nuovamente ribadito l’importanza della partecipazione nelle commissioni ed ai tavoli importanti di tutte le Segreterie delle Organizzazioni più rappresentative del mondo del lavoro, rivendicando e dimostrando con atti concreti la sua titolarità.

INTERVENTO IN APERTURA
Ferrante Flavio per la Segeteria di CISAL Comunicazione
Ringraziamo il Ministero in quanto ha preso in considerazione la nostra nota prot.152-21 dell’11 maggio 2021, pur non condividendo l’operatività su una materia di sua escluisiva pertinenza.
Purtroppo la nostra nota appena citata è chiara, pur rivendicando i requisiti certificati da atti concreti, percepiamo un senso di ostilità alla crescita della nostra O.S. all’interno di alcuni settori.
Questo atteggiamento non solo danneggia CISAL Comunicazione ma anche l’intera Confederazione di cui fa parte. Purtroppo non tutte le Organizzazioni Sindacali sono uguali e di questo CISAL Comunicazione è fiera, ma in un contesto democratico è fondamentale sentire tutti i soggetti che rappresentano il mondo del lavoro e certificati come i più rappresentativi, in quanto tutti possono portare al tavolo proposte condivisibili ed importanti o denunciare situazioni che necessitano della dovuta attenzione.
Tra le scomode verità, in primis è quantomeno doveroso informare il Ministero che, l’accordo per il quale oggi siamo stati convocati al Ministero è stato sottoposto a votazione in apposite assemblee da parte di alcune OO.SS., le cui convocazioni non hanno raggiunto tutti i lavoratori.
Assemblee che hanno previsto un metodo di votazione non certificato contestato da tanti lavoratori e che hanno registrato la partecipazione di poco più del 25% della popolazione aziendale.
Quest’ultimo dato è la conferma che un accordo importante non è opportunamente sentito dalla popolazione aziendale perché, nessuno può escludere, che la causa sia dovuta a rassegnazione da parte dei lavoratori davanti ad un sistema di rappresentanza nel quale sono venute meno le loro speranze.
Questa situazione se confermata è una situazione grave che andrebbe quantomeno attenzionata da parte del Ministero per comprendere i meccanismi che hanno allontanato i lavoratori ad esercitare un diritto a difesa di voto della loro retribuzione Pertanto, prima di firmare il predetto accordo, CISAL Comunicazione avanza una provocazione CHIEDENDO che questo venga riproposto ai lavoratori con idonee assemblee che coinvolgano realmente tutti i lavoratori, nelle quali in modo univoco ed insindacabile sia certificato il voto e che queste prevedano un quorum minimo di partecipazione o quantomeno che i non partecipanti vengano classificati come contrari.
Fatta questa doverosa proposta in termini di ripristino della democrazia sindacale in TIM, facendo seguito alle nostre lettere inviate per il precedente CDE a TIM, al Ministero, all’INPS in merito ai problemi ed ai dubbi dei lavoratori, qualora in data odierna si procedesse alla stipula di un nuovo CDE chiediamo\proponiamo l’inserimento di alcune clausole ad hoc in ottica trasparenza e correttezza nei confronti di chi rappresentiamo ovvero i lavoratori che da oltre 15 anni sono chiamati a continui sacrifici.
Questo è possibile in quanto senza la firma del Ministero, sperando che questo recepisca le segnalazioni dei lavoratori, l’accordo non si perfeziona.
Quindi, scottati dell’esperienza già vissuta con il precedente CDE in qualità di O.S. ed RSU del Coordinamento Nazionale avanziamo proposte adeguate, anche all’emergenza, atte ad evitare quelli che per Noi sono stati errori o situazioni percepite come tali dai lavoratori, sperando che vengano accolte dal Ministero ed inserite nel documento odierno.

1) Proponiamo che il numero dei giorni di assenza sia per il 2021 che per il 2022 venga ritoccato come già avvenuto con la precedente CDE, in quanto il sacrificio richiesto con il nuovo CDE è più che raddopiato.
2) Proponiamo che il numero delle assunzioni venga rivisto in senso positivo considerato che TIM assume in TCC
n. 100 unità in coincidenza della stipula della CDE, tale incremento per Noi deve avvenire in quelle a cui si chiedono i sacrifici ai lavoratori e non nel gruppo o in aziende dove non è previsto il CDE. Quindi quantomeno, 100 assunzioni in più a quelle previste in TIM S.p.A.

Nota 1-2: O si raddoppiano le assunzioni, tenendo come riferimento il CDE precedente, o si riducono le giornate ai lavoratori

3) Come il precedente accordo e da nostre doverose segnalazioni, anche in questo CDE è parte inscindibile, da tutto
il contesto compreso quello delle assunzioni, la questione passaggi a livello superiore e trasformazione dei contratti in full time.

Nota 3: Chiediamo pertanto trasparenza e correttezza, ovvero una postilla ad hoc che obblighi alla stesura di apposite graduatorie sulla base dei criteri definiti dall’accordo in modo da fugare ogni dubbio da parte dei lavoratori su un utilizzo clientelare\improprio di strumenti che prevedono contributi da parte dello Stato e sacrifici da parte dei lavoratori a favore di TIM.

4) Chiediamo il rispetto delle percentuali delle assunzioni delle categorie protette e chiediamo i numeri ed una mappatura per provincia relativa al precedente CDE.
Ribadiamo che le nostre richieste, in merito alle gradutatorie per i livelli e le trasformazioni dei contratti, sono doverose a seguito di segnalazioni dei lavoratori che hanno denunciato probabili assegnazioni\trasformazioni incoerenti con quanto sancito dai documenti come criteri di assegnazione.
Anche in merito alle assunzioni chiediamo o di aprire al staffetta generazionale per le assunzioni che preveda lo scambio ex lavoratore\parente addebitando l’eventuale costo\sacrificio, ai soggetti interessati e riducendo l’impatto su tutta la popolazione oppure di mettere un postilla ad hoc che vieti l’assunzione dei parenti di ex lavoratori o di lavoratori attivi, così da fugare ogni dubbio di un sacrificio vanificato allo scopo.
Sia per le assunzioni che per i passaggi a livello superiore e le trasformazioni dei contratti in full time, CISAL Comunicazione e la presente RSU del Coordinamento Nazionale hanno chiesto un incontro all’azienda e restano ancor oggi in attesa di convocazione.
CISAL Comunicazione come parte di CISAL rivendica, il proprio posto\ruolo nelle apposite Commissioni fra cui quella dell’emergenza covid19, perché l’argomento sicurezza è importante ed all’attenzione del Governo, in quanto come O.S. abbiamo sottoscritto con il Governo idoneo protocollo per la gestione dell’emergenza nelle aziende.
CISAL Comunicazione rivendica il proprio il ruolo e quindi il proprio posto nelle Commissioni per il monitoraggio di tutto ciò che è strettamente collegato al CDE prossimo alla firma.
È inconcepibile che atti stipulati con il Governo, i Ministeri e gli Enti preposti vengano puntualmente disattesi nello specifico settore, in termini di partecipazione con le parti stipulanti.
Purtroppo, i partecipanti alle discussioni non vanno selezionati perchè mai come in questo periodo è fondamentale la sicurezza e veicolare messaggi come democrazia e trasparenza.
In altri settori CISAL di cui CISAL Comunicazione è parte ha dimostrato ampliamente come è possibile fornire contributo costruttivo, nell’interesse dei lavoratori, ai tavoli di settore quando partecipa.
Per fortuna, almeno con questo nuovo CDE partiremo con la giusta serenità contributiva grazie ad INPS, Ministero, CISAL Comunicazione e TIM che hanno risolto l’assenza dei contributi non presenti fino a qualche mese fa, nel silenzio di tutte le OO.SS..
Fiduciosi dell’accorglimentio delle nostre proposte in ottica trasparenza e per fugare ogni dubbio dei lavoratori, in merito a un utilizzo distorto di un accordo a cui partecipano con un sacrificio importante, CISAL Comunicazione ringrazia il Ministero per l’attenzione.
INTERVENTO PRIMA DELLA VOTAZIONE
Per CISAL Comunicazione quanto recepito dal Ministero non è sufficiente a considerare la sottoscrizione dell’accordo. Non è stato accolto il messaggio di aiuto da parte dei lavoratori, da noi veicolato a questo tavolo, in merito ad una cattiva considerazione del lavoro portato avanti da alcuni soggetti.
Il Ministero non ha recepito alcuna clausola ad hoc da inserire nei testo a garanzia di graduatorie in merito ai passaggi a livello superiore e le trasformazioni dei contratti part time in full time.
Oggi è stato avvallato che 100 risorse in TCC saranno assunte con la CDE di TIM (in TCC non c’è CDE) e questo, per Noi crea un precedente pericoloso per le eventuali prossime applicazioni dello strumento.
Purtroppo anche l’integrazione delle 50 assunzioni alle 600 già previste non compensano le 100 in TCC.
CISAL Comunicazione rivendica nuovamente il proprio ruolo ai tavoli come Segreteria in ottica Confederale di cui fa parte. CISAL Comunicazione ha documentato con opportuni atti concreti la propria rivendicazione del ruolo.
Gli attori al tavolo non si scelgono ma sono espressione di una fotografia nazionale del mondo del lavoro.

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Maggio 2021