In coincidenza della pubblicazione dei fogli paga sul portale di ESS, arrivano puntualmente segnalazioni a CISAL Comunicazione relative agli addebiti da traffico over bundle per utilizzo dell’utenza di servizio.
I predetti addebiti sono per la maggior parte delle volte di pochi centesimi di euro e sono spesso riconducibili a SMS di servizi esterni e personali (Solo una volta è stato registrato da CISAL Comunicazione un addebito di disattivazione di un servizio attivato da TIM a scopo pubblicitario sull’utenza di servizio).
L’origine dei servizi che possono generare messaggi addebitati ai lavoratori da parte di TIM, sono di diversa natura ed i più comuni sono:
– Avvisi dell’account di GOOGLE;
– Avvisi istituti bancari;
– Avvisi carte di credito;
– Avvisi prodotti MICROSOFT;
Per meglio comprendere l’argomento, nelle immagini sotto riportate vengono evidenziati alcuni messaggi ricevuti dai lavoratori.
Tali messaggi in occasione dell’emissione della busta paga possono generare una fattura\addebito a carico del lavoratore come quella di seguito riportata.
Esempio di fatturazione:
Come da regolamento relativo all’utilizzo dell’utenza di servizio, gli addebiti da traffico a pagamento sono fatturati 4 mesi dopo la registrazione degli eventi e tale situazione ostacola una facile e puntuale ricerca delle cause degli addebiti ricevuti dai lavoratori.
Come riportato nella casistica degli SMS, tra quelli potenzialmente a pagamento, troviamo quelli di Google con messaggi generati per la verifica del numero telefonico associato all’account personale, con addebito in fattura di un importo di € 0.16 a SMS.
Quanto sopra, trova conferma dalla schermata di uno smartphone di servizio sotto riportata.
Praticamente ricapitolando, quanto addebitato è un semplice meccanismo di verifica dell’account Google e più precisamente della verifica del numero di telefono associato.
Purtroppo, tanti lavoratori non sanno che, nel momento in cui l’utente associa un numero di telefono al proprio account Google, questo si occupa di verificarlo, dopodiché periodicamente avviene questo auto-invio di SMS con lo scopo di verificare che il numero di telefono sia ancora in possesso dell’utente stesso.
Il predetto messaggio, parte automaticamente dal dispositivo, senza dunque l’intervento dell’utente e viene inviato ai numeri 3399957298 oppure 3424112XXX.
Per evitare questo problema che, potrebbe essere risolto definitivamente con un intervento aziendale e la modifica del profilo tariffario, bisogna disabilitare la predetta verifica dalle impostazioni del telefonino con i seguenti passaggi:
Google\gestisci il tuo account Google \ dati e messaggi \ myaccount.google.com/phone \ dispositivi idonei alla verifica automatica \ deseleziona.
CISAL COMUNICAZIONE resta a disposizione per ogni lavoratore per qualsiasi
chiarimento in merito all’argomento trattato nel presente comunicato.
NOI SIAMO DIFFERENTI
Segreteria Regionale Marche