A discapito del linguaggio triviale, abbiamo appreso da fonti aziendali di TIM che NetCo, la società creata dallo scorporo della Rete da Telecom, nonostante si trovi ancora allo stadio embrionale, sarebbe gravata, da 5.000 esuberi da gestire entro il 2030.

Dopo la separazione si prevederebbe quindi una riduzione del 25% del personale attualmente operante nella Rete di TIM

Abbiamo ben presente come NON sono state gestite da Telecom le fuoriuscite anticipate dei TOF (che di NetCo rappresenterebbero quasi la totalità) del novembre scorso e in considerazione dell’ovvia mancanza di notizie relative a piani analoghi che ne prevedano l’esodo anticipato riferibili a un’azienda che non esiste, il quadro che rappresenta la nuova società assume tinte particolarmente fosche.
E’ ovvio che le nostre preoccupazioni siano rivolte ai colleghi che nel passaggio rischiano di perdere la propria fonte di sostentamento, ma nutriamo delle forti perplessità anche sulla millantata tenuta di qualità e servizi offerti alla popolazione.
Aspettiamo pertanto che HR ci informi in maniera più dettagliata sui criteri di riduzione del personale destinato a NetCo, ovvero ci venga comunicato che la notizia è priva di fondamento.

Trento, 26.01.24

Scarica il PDF

Segreteria Nazionale Cisal Comunicazione
Sandro Condotti