Tim PdR 2017-19, Non c’è trucco e non c’è inganno
E’ solo un’illusione.
Il fatto – del tutto evidente- che la SLC-CGIL sul ipotesi di rinnovo del meccanismo del PDR prima sottoscriva l’accordo -il 13 giugno u.s.- con “riserva” per poi scoprire che il livello di guardia era stato raggiunto dalla “tanica” del consenso, correndo quindi al riparo attraverso la consultazione popolare che con enfasi la Ns. OS dichiarava: Dal 19 al 28 giugno si sono svolte le assemblee indette da SLC CGIL per la consultazione sull’accordo PdR 2017-2019.
Orbene come noto l’esito della consultazione è deludente per il livello di coinvolgimento e partecipazione: solo 8.798 lavoratori hanno partecipato alla consultazione su 52.000 aventi diritto inoltre se a questa esigua percentuale “16,9%”, togliamo il fiancheggiatore di turno ed i voti negativi il risultato non è certo esaltante – l’accordo sul PDR viene approvato dal 10% dei lavoratori – e le giustificazioni di aver celebrato la consultazione in fretta e furia con la capacità organizzativa della SLC giustificano solo parzialmente la disillusione dei lavoratori, lo sgomento ed il rifiuto degli stessi verso un modello di rappresentanza sindacale ed una condotta Aziendale ormai sideralmente distanti dalle reali esigenze dei Lavoratori.
In ultimo ma non meno importante resta il merito di un accordo governato da un patto leonino dove l’Azienda decide ex ante se e quanto è disposta ad elargire ai dipendenti, l’oggettività dei parametri e degli indicatori è un esercizio di puro illusionismo dove c’è trucco c’è inganno!!!
Milano Luglio 2017
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