CISAL  Comunicazione  non  ha  mai  condiviso  l’uso  di  applicativi  o  modalità  di  lavoro che potenzialmente  possono essere usati a scopo di controllo, differentemente da altri soggetti che ritengono di tutelare i lavoratori firmando gli accordi che l’azienda propone.
Purtroppo, negli ultimi anni, i lavoratori hanno dovuto assistere, grazie al continuo avvallo da parte di alcuni soggetti, al proliferare di strumenti che accumulano costantemente i dati delle singole risorse conservandoli, in taluni casi, anche fino a 10 anni.
Tra  gli  strumenti  autorizzati  previa  comunicazione  alle  RSU  territoriali,  troviamo  l’installazione  delle  telecamere in qualsiasi luogo l’azienda ritenga opportuno.
Alcuni dei predetti strumenti, potenzialmente di controllo del lavoratore, sono stati autorizzati, a detta di tutti i soggetti sindacali ed aziendali, per ragioni di sicurezza e tra questi ritroviamo il Be Safe anche detto “uomo a terra”.
CISAL Comunicazione, differentemente da tanti soggetti, in occasione della comunicazione aziendale di una nuova autorizzazione dall’INL relativa a qualsiasi strumento, attiva le opportune verifiche e se necessario procede con le denunce e la richiesta di revoca dei provvedimenti autorizzativi.
Per  comprendere  meglio  quanto  appena  annunciato,  CISAL  Comunicazione  evidenzia  eventi  dove  altri  ‘’soggetti’’ sono stati “fermi” come le tre autorizzazioni dell’INL concesse all’azienda per cyber security (il grande  fratello  informatico),  l’autorizzazione  fantasma  per  ASA,  l’autorizzazione  per  il  NWFM  e  relativa  geolocalizzazione dei TOF.
Su quest’ultima autorizzazione CISAL Comunicazione ha avviato una verifica con il Garante evidenziando e facendo riscontrare abusi\mancate ed opportune informative tanto da far multare l’azienda per 900 mila euro oltre che obbligare questa a regolarizzare la propria posizione.

Nell’ultimo Coordinamento Nazionale RSU l’azienda ha anticipato che ha intenzione di geolocalizzare le WR in alcuni momenti della giornata di lavoro.
I predetti dati saranno diversi e serviranno anche a fornire informazioni al cliente sullo stato di avanzamento della sua richiesta a TIM.
Praticamente facendo una similitudine, possiamo ipotizzare che, sarà come un pacco in viaggio spedito da Amazon, tracciato con relative comunicazioni di tutti i passaggi al cliente.
Forse quanto proposto dall’azienda non è solo una semplice informativa ma probabilmente sarà necessario un accordo per superare alcune puntualizzazioni da parte del Garante della Privacy in occasione del predetto provvedimento\multa, anche se TIM ha dichiarato di avere un’autorizzazione da parte dell’INL.
Speriamo che, come spesso avviene, tanti soggetti, fra cui alcuni “ribelli”, non concedano l’ennesima firma anche  su  questo  tracciamento  del  lavoratore  che  vede  già  il  suo mezzo geolocalizzato per motivazioni  “necessarie alla sua sicurezza”.
Purtroppo, è doveroso da parte di CISAL Comunicazione riportare alcuni estrapolati del provvedimento del Garante  della  Privacy  nei  confronti  di  TIM  per  meglio  comprendere  eventuali  limitazioni  all’operatività  relativa all’utilizzo dei dati di geolocalizzazione delle WR.

Da questo estrapolato si evince che l’azienda non può effettuare un monitoraggio continuo della posizione geografica, ma se continuo significa costante e con step ben definiti tale principio deve essere rispettato.

Invece da questo riquadro si evince che i dati di geolocalizzazione associati alle timbrature e non alle fasi di lavorazione delle WR devono essere travasati in SAP HR e conservati per massimo 2gg prima di essere anonimizzati.
In nessuna parte del provvedimento è citato che tali dati trasferiti in un nuovo sistema servano a dare informazioni puntuali al cliente sull’avanzamento delle attività da parte del TOF o collegate a quest’ultimo che sta gestendo la WR.
CISAL  Comunicazione  a  DIFFERENZA  di  altri  soggetti,  non  firma  e verifica  quanto autorizzato e se  necessario agisce e chiede la revoca dell’autorizzazione anomala come già avanzato per quella del NWFM all’INL.

LA DIFFERENZA DI CISAL COMUNICAZIONE E’ NEL QUOTIDIANO E NEI FATTI: DIFFERENTEMENTE TUTTI GLI ALTRI CHE AGISCONO AD INTERMITTENZA IN OCCASIONE DI EVENTI CON SOLO FIUMI DI PAROLE CHE PUNTANO ALLA PANCIA DEI LAVORATORI PER OTTENERE CONSENSO E VOTI.

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SEGRETERIA REGIONALE PUGLIA
www.cisalcomunicazione.org

Ferrante Flavio