TIM PUGLIA – Postazioni in agile non a norma
CISAL COMUNICAZIONE considera il lavoro Agile un ottimo strumento se utilizzato su base volontaria, mentre lo ritiene poco funzionale se utilizzato con scopi diversi per il quale è stato concepito.
Per quanto sopra, CISAL COMUNICAZIONE contesta la forzatura aziendale di estendere il lavoro Agile a tutti i lavoratori TIM, esclusi pochissime risorse di particolari settori, chiudendo dal primo febbraio 48 sedi a livello nazionale, a seguito di decisioni aziendali in merito alla situazione contagi.
Proprio la situazione contagi, ha dimostrato che, coloro che prendono servizio in ufficio hanno una probabilità di contagio inferiore a coloro che lavorano a casa (dati Puglia).
Pertanto, CISAL COMUNICAZIONE invita i lavoratori che non hanno le condizioni di sicurezza ed ambientali a casa e che attualmente prendono servizio in azienda, ad inviare mail che metta in evidenza le criticità.
Si riporta di seguito la mail del nostro RLS\RLS da cui prendere spunto per un eventuale testo da inviare all’azienda:
Oggetto: Assenza requisiti di sicurezza ed ambientali in agile
La presente a seguito di vostra disposizione del 13 gennaio 2022, anticipata dal comunicato ufficiale di altre sigle, per comunicarvi quanto segue: “Nella mia abitazione attualmente non sussistono le condizioni di sicurezza e personali per svolgere alcuna attività lavorativa”.
Stante quanto sopra, non potendo svolgere alcuna attività lavorativa in agile dalla mia abitazione, invito l’azienda a predisporre, dal primo febbraio al 31 marzo 2022, idonei spazi aziendali o a prendere in affitto spazi in co-working (a suo carico) per consentirmi di svolgere la prestazione quotidiana.
Ritengo che quanto da me segnalato, in termini di condizioni di sicurezza ed ambientali, sia comune a quasi tutti i lavoratori che ad ottobre 2021 hanno deciso spontaneamente di rientrare in sede.
Purtroppo, come RLS, se pur favorevole su base volontaria al lavoro agile, non comprendo la strategia aziendale messa in atto finalizzata a lasciare a casa gli ultimi lavoratori in sede, considerato che, nella sede in cui attualmente prendo servizio, non sono stati registrati focolai di infezione e singoli di contagi, differentemente per coloro che sono in agile o svolgono attività esterna come i TOF.
In attesa di riscontro, resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento in merito.
CISAL COMUNICAZIONE invita l’azienda a soprassedere alla chiusura delle 48 sedi a livello nazionale per i problemi di sicurezza ed ambientali denunciati dal presente documento.
Cisal Comunicazione