Nella giornata di ieri, mentre svolgeva un’attività su di un impianto elettrico, un collega della provincia di Varese è rimasto vittima di un infortunio sul lavoro talmente grave da comportare l’intervento dell’elisoccorso.
Non conosciamo le esatte dinamiche dell’incidente e, naturalmente, ci auguriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi. Quello che, invece, sappiamo molto bene è che a distanza di dieci giorni dal comunicato nel quale denunciavamo l’astrusità, le deficienze ed in alcuni casi l’inutilità nell’applicazione di nuove regole, che avrebbero dovuto supportare le attività dei tecnici nelle lavorazioni che comportino un rischio elettrico, NONOSTANTE vari colloqui e contatti con rappresentanti aziendali a vari livelli, nulla è stato fatto per rendere chiari i comportamenti da adottare al fine di operare in sicurezza.
Si ha quasi il sentore che l’argomento, per chi ha redatto le normative, si limiti ad una mero passaggio burocratico obbligatorio per legge, con il fine di scaricare la responsabilità di eventuali incidenti sulle spalle dell’operatore:
– hai preso visione,
– hai firmato,
– problema tuo…
Invitiamo l’Azienda (e i gruppi di lavoro,che pare siano stati impegnati per un paio d’anni) alla redazione di procedure chiare e univoche che non debbano essere interpretate di volta in volta alla ricerca di quella “meno sbagliata” per eseguire un lavoro.
Trento, 29/06/2022
per la Segreteria Nazionale
Sandro Candotti