Nella giornata del 30 Maggio si è svolto l’incontro in oggetto tra azienda e sindacato.
Il primo argomento trattato è stato quello della smonetizzazione del 2 giugno c.a. L’azienda ha proposto un giorno e 4 ore di EF per la giornata sopracitata, mentre non è stata discussa la giornata dell’8 dicembre per i motivi che tutti conosciamo: “Il Closing”.
Fin qui la proposta sembrava in linea con quelle degli anni precedenti, se non per il fatto che la giornata di
smonetizzazione proposta dall’azienda dovrebbe essere usufruita dai 20 mila dipendenti di Netco entro il mese di
giugno. L’azienda ha giustificato questa richiesta per evitare di aggravare ulteriormente la nuova società con costi aggiuntivi di mancata produttività del personale.
Il secondo argomento trattato è stato quello del futuro PDR previsto per giugno 2025. Anche in questo caso, l’azienda ha tenuto conto del Closing, proponendo che il PDR per il personale di Netco venisse calcolato fino al momento effettivo del distacco societario. I parametri utilizzati per il calcolo sono identici a quelli precedenti, che riepiloghiamo:
• EBITDA (Gate) Premio Base 40%;
• SERVICE REVENUES Premio di Produzione 40%;
• CUSTOMER SATISFACTION INDEX Premio di Miglioramento 20%.
Le nostre motivazioni per il voto negativo sono le seguenti:
• La smonetizzazione rappresenta un puro risparmio a scapito dei lavoratori TIM ed impone un obbligo ai dipendenti che passeranno alla nuova società, senza dar loro la possibilità di usufruirne entro l’anno.
• Il PDR appare come una presa in giro per i 20mila dipendenti di Netco e anche per quelli TIM. Una volta staccatasi, Netco non avrà più le certezze del raggiungimento degli obiettivi, visto che si perderanno strutture chiave su entrambi i fronti.
• Inoltre, non vi sono garanzie che la nuova società mantenga il PDR, se si tiene in considerazione che tutti gli accordi potrebbero essere disdettati.
Cisal Comunicazione ha votato NO ad entrambi gli accordi, a differenza di qualche Organizzazione che si ritiene autonoma e che, pur criticando aspramente durante le riunioni, come sempre, si è poi astenuta dalle votazioni. Riteniamo, che questo atteggiamento sia pura propaganda sindacale…
I lavoratori di questa azienda hanno subito ogni sorta di difficoltà nelle operazioni gestionali degli ultimi dieci anni, tra cui esternalizzazioni, cassa integrazione, mobilità, trasferimenti, demansionamenti e contratti di solidarietà. L’ultimo accordo raggiunto dimostra ancora una volta la necessità di ripensare certi valori e di adottare, nel rispetto della legge, metodi di tutela più adeguati.
Cisal Comunicazione continuerà a vigilare sull’andamento di queste situazioni, preparandosi a difendere i diritti dei lavoratori anche nelle sedi più opportune…
Roma 31 Maggio 2024
p. Cisal Comunicazione
G. De Maria