CISAL Comunicazione ha ripetutamente segnalato all’azienda (senza peraltro ottenere alcun risultato) come la cronica carenza di personale all’interno del JM di Bolzano abbia portato a disfunzioni del reparto e malanimi all’interno dello stesso.
Queste difficoltà hanno portato a dei comportamenti che ci preme portare alla luce.
Il lavoro del tecnico è, e deve essere, quello di adoperarsi nel miglior modo possibile per attivare e costruire nuovi impianti e servizi e manutenere la rete di accesso. Nel nome di un fantomatico “bene comune” (che di comune ha solo gli obiettivi dei responsabili, o sedicenti tali) quotidianamente viene richiesto di gestire appuntamenti, concordare interventi con clienti e/o ditte appaltatrici, programmare le attività quotidiane.
Oltre ciò deve “prendere in carico il lavoro”, tenendo in debito conto di priorità (dei suddetti responsabili) e scadenza SLA, eseguendo un’accurata cernita dell’attività “giusta” fra quelle assegnate.
Sembrerà strano doverlo ricordare, ma tutto quanto concerne l’organizzazione del lavoro è compito del JM che, sebbene in sofferenza di organico, avrebbe (forse) anche bisogno di una gestione più oculata.
Trento, 07/10/19
RSU Trentino Alto Adige
Sandro Candotti