Dopo qualche mese dalla presentazione ai tecnici, la scorsa settimana è iniziata un’ulteriore complicazione nella lavorazione delle attività: con criteri assolutamente sconosciuti ed incomprensibili, per alcuni tipi di WR viene chiesto al tecnico di compilare un modulo in OA Forms. Detto modulo, denominato “Piano di lavoro per rischio elettrico” contiene una serie di quesiti utili ad identificare, appunto, i rischi di natura elettrica derivanti da determinate lavorazioni, segnalandoli anche nel caso in cui non sono presenti.
Cerchiamo di chiarire con un esempio Nel caso di un guasto con slogan “Fermo totale LTE”, le cause potrebbero essere molteplici: da un guasto della bretella in fibra ottica al ripartitore (rischio elettrico ZERO, a meno di non inserire volontariamente le dita in una presa), alla mancanza di alimentazione della BTS causata da un fulmine (che implica la potenziale possibilità di entrare in contatto con conduttori in tensione). In entrambi i casi il tecnico è obbligato a compilare il medesimo modulo PRIMA di poter prendere in carico l’attività, sperando di imbroccare la diagnosi.
Purtroppo, da quanto visto finora, non solo manca qualsiasi correlazione fra eventuale rischio ed attività da compiere, ma al tecnico è chiesto di prendere visione di una scheda riportante operatività, pericoli ad essa connessi e DPI da utilizzare prima di sapere quale lavoro sia chiamato a fare, certificando il tutto con firma autografa,
Attendendo chiarimenti operativi univoci e risolutori, non possiamo che constatare con gioia che la specie dei TOF si è evoluta: siamo passati dal Tecnico Che Conosce Bene Il Proprio Lavoro (professionale, capace, formato), al Tecnico Unico (in grado di operare su tutto) al Tecnico Onnisciente (in grado di prevedere il futuro)…
Trento, 18/06/22
RSU CisalComunicazione
Trentino Alto Adige
Sandro Candotti