Nell’incontro svoltosi venerdì 13 u.s. fra Azienda e OO.SS. si è dibattuto principalmente di problematiche relative ai TOF.
Nonostante le numerose sollecitazioni, la parte aziendale non ha fornito nessun chiarimento relativa a quale sia l’effettiva necessità di aumentare la permanenza dei tecnici all’interno delle abitazioni dei clienti nel mezzo di un’emergenza sanitaria, costringendoli ad effettuare nuove forme di collaudo e test di linea e velocità (a volte anche contro la volontà dei clienti stessi): tutto è necessario ed indifferibile…
Per quanto riguarda l’assegnazione di WR in località caratterizzate da “Cluster 3” (siti complessi dal punto di vista del rischio elettromagnetico), si sarebbe dovuto provvedere all’assegnazione manuale delle stesse esclusivamente al personale dotato di strumento di rilevazione del campo EM. L’Azienda si è impegnata ad aggiornare la lista dei siti, a sensibilizzare i JM sul rispetto della specifica normativa e aumentare il numero degli strumenti assegnati ai tecnici.
Gran parte della riunione è stata dedicata al problema dell’apparente assenza di pulizia all’interno degli stabili. Se da una parte è vero che la maggior parte delle sedi è chiusa in quanto i lavoratori sono in smart working, non bisogna scordare che quotidianamente molti colleghi (nonchè personale delle imprese appaltatrici) svolgono la loro attività avendo la necessità di accedere ai locali tecnici o lavorando in magazzino (dove è bene ricordare che vi è un continuo viavai di corrieri esterni).
L’Azienda sostiene di investire una gran quantità di denaro in quanto ha aumentato la frequenza di pulizia e sanificazione dei locali tecnici e dei bagni delle centrali. Purtroppo tale impegno economico non ha avuto nessuna efficacia. Per fare degli esempi: a Trento Nord i servizi sono in condizioni indecenti (sporco ovunque, mancanza di carta igienica, rotolo asciugamani esaurito da tempo), a Trento Centro le pulizie vengono svolte generalmente con l’addetto che raccoglie un paio di sfridi di trecciola da terra, aziona lo sciacquone e se ne va (tempo di permanenza sotto i due minuti) spesso “essendosi scordato” la penna per firmare il registro delle presenze.
Purtroppo non siamo a conoscenza di quali siano le procedure definite come “sanificazione”, ma di sicuro le pulizie avvengono ESATTAMENTE come prima dell’avvento della pandemia.
In passato ci eravamo occupati del problema della pulizia dello stabile di Via Resia e spiace notare che non sia cambiato nulla. Invitiamo quindi i colleghi a segnalarci situazioni simili a quelle descritte in modo da richiedere eventualmente un controllo degli Organi Ispettivi dell’Azienda Sanitaria.
La buona notizia è che a Bolzano verranno assunti due nuovi tecnici.
Treno 15.11.2020
Rsu Cisal Comunicazione
Sandro Candotti