Vergogna: ogni limite di decenza è stato superato

Nella due giorni del 16 e 17 u.s. durante la trattativa tra OO.SS. ed Azienda si doveva discutere del rinnovo del Contratto  Aziendale  “cosiddetto  di  II°  livello”,  ebbene  in  48  ore i tre compari (SLC; UILCOM  e  FISTEL)  più  la  ‘’stampellina (UGL)’’, sono riusciti a realizzare ed instaurare il più basso livello di Relazioni Industriale degli ultimi decenni.

1) Da subito l’Azienda ha posto una questione pregiudiziale ‐ detta elegantemente‐ ma che nella sostanza si chiama ricatto: accettare subito e senza condizioni il contratto di espansione (ex solidarietà mascherata) oppure tutto il resto ciccia. Il prendere o lasciare si è subito materializzato attraverso il risparmio sugli oneri del costo complessivo del Lavoro, incassato dall’Azienda ed utile per finanziare tutto il resto, fatto dalle bonarie elargizioni. Ma la cosa ancora più sconvolgente è che negli accordi sono stati formalizzati con il vincolo propedeutico: “tutto quanto è subordinato all’approvazione del contratto di espansione come contemplato nel decreto Crescita varato dal Governo” peccato che lo stesso è ancora privo dei decreti attuativi e delle modalità operative.
In sintesi le “conquiste” fatte su II° livello posso essere vanificate in quanto legate ad elementi esogeni rispetto alla realtà Aziendale, complimenti un ottimo risultato!!!.

2) Ancora una volta si realizza all’interno del contratto di espansione ora,‐ di solidarietà difensiva ieri‐, una odiosa asimmetria tra diversi ambiti da un lato i Lavoratori del Business, Consumer ed Aree di Staff dall’altro il Mondo Open Access e Network: i primi contribuiscono in modo triplo rispetto ai secondi, come se gli ultimi otto anni i tartassati lavoratori del bacino commerciale non abbiano già contribuito con una perdita pari ad una retribuzione media all’anno,!!, osserviamo che nei fatti si è realizzata un rivendicazione corporativa fatte di gabbie recinti e steccati che alcune organizzazione trovano del tutto legittima !! viva la solidarietà.
La riflessione è semplice ma se l’Azienda dichiara continuamente esuberi, ma non ha mai fatto niente per un serio programma di riallocazione delle risorse e reingegnerizzazione dei processi viene il sospetto che l’atteggiamento sia a paratie stagne: una parte della stiva è allagata, ma la nave continua a galleggiare.

3) Cosa hanno ottenuto a fronte di sacrifici certi da parte dei Lavoratori? il conguaglio del passata Solidarietà spacciato come conquista ma già previsto nell’accordo del giugno 2018 come parte integrante del predetto da liquidare entro x+2 dalla fine periodo di solidarietà (maggio 2019). Una lenzuolata di passaggi di livello da (4 a 5 da 5 a 6) che arriva dopo decenni di blocco ed uso discriminatorio e di mercimonio, tra l’altro si è persa l’occasione per stabilire delle regole certe ed oggettive per promuovere i Lavoratori ad un livello inquadramentale coerente con il ruolo, lo Skill ed il contributo specifico fornito, non vorremmo essere facili profeti nella previsione di una spartizione poco meritocratica dell’attribuzione dei livelli secondo logiche avulse ad una efficace organizzazione, speriamo vivamente di essere smentiti!!!.

PDR 2018 sostituito da una tantum a sanatoria della mancata erogazione 500+200, in questo caso si è sfiorato il capolavoro dove di fatto l’Azienda apparentemente ti paga una parte dell’UT con i tuoi soldi: la aliquota dei 200 € è vincolata alla smonetizzazione della festività del 8/12/2019 ‐ non ti pago e ti regalo un giorno di ferie aggiuntivo, strano sistema di non lavorare e non essere retribuiti .
Inoltre non cambia del meccanismo di accredito del PDR per il biennio 2019‐2020 dove l’Azienda manovra ex ante la determinazione ex post, la collaudata esperienza ci dice si pianifica l’ulteriore UT su premio di produttività.

Come è facile comprendere le apparenti conquiste sono pagate ancora una volta dai Lavoratori e dalla fiscalità generale (contributi dal Decreto Crescita) tutto il resto è esercizio demagogico.

Cisal  Comunicazione  esprime  ancora  una  volta  il  rammarico  per  non  aver  ottenuto  dalla negoziazione le giuste rivendicazioni dopo anni di sacrifici; peraltro , durante l’incontro si è avuta la sensazione  che  molte  cose  erano  già  state  concertate  e  stabilite  in  incontri  paralleli  e  ristretti  tra  Azienda ed i soliti compari alla faccia dei diritti e delle rivendicazioni dei più in ossequi ai vantaggi e alle rendite dei pochi.

Palermo, 23 Luglio 2019

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CISAL COMUNICAZIONE
Segreteria Nazionale